ATRIAccesa lite ad Atri, tra due nigeriani, l'autista dell'autobus e alcuni passeggeri. A fare partire la discussione è stata la richiesta del biglietto. I due sono stati denunciati a piede libero per minacce a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio. Gli stessi in passato erano stati più volte segnalati e denunciati dagli agenti, dinanzi il parcheggio dell'ospedale di Atri, perché svolgevano la professione di parcheggiatore abusivo, infastidivano il personale sanitario e i parenti in visita dei ricoverati. Avevano più volte utilizzato l'autobus della Tua, nella tratta Pescara-Atri, senza mai esibire il titolo di viaggio al conducente. Inoltre erano soliti infastidire gli altri passeggeri protestando tutte le volte che veniva richiesto loro il biglietto. All'ennesimo rifiuto il conducente dell'autobus ha chiamato la Polizia. Una Volante del Commissariato di Atri, ha identificato i due, nigeriani, con regolare permesso di soggiorno, Y.M. 23enne residente a Chieti e E.O., 22enne residente a Pescara), denunciandoli a piede libero per minacce a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio per aver provocato la sospensione della corsa per circa 40 minuti. I poliziotti, dalla ricostruzione del conducente dell'autobus apprendevano che i due, dopo essersi rifiutati di esibire il biglietto, erano andati in escandescenza e lo avevano anche allontanato in malo modo con gesti e frasi minacciose: uno di loro lo avrebbe addirittura minacciato di morte, urlandogli parole in lingua italiana ed altre verosimilmente nella lingua d'origine, con palese tono di sfida. Temendo il peggio l'autista aveva così allertato il 113. Gli stessi in passato erano stati più volte identificati e denuncia.