Data: 24/03/2023
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Menna e la sicurezza del Vastese «Telecamere ai caselli dell'A14» Appello del sindaco ai primi cittadini di Casalbordino (uscita Vasto nord) e San Salvo (Vasto sud)
Grassi e La Rana (AssoVasto) raccolgono l'invito ad "adottare" la videosorveglianza con il Comune VASTO Sicurezza nel Vastese. «È necessario coprire con la videosorveglianza le zone più sensibili, in particolare gli ingressi nel territorio». È convinto di questo il sindaco di Vasto, Francesco Menna. E per questo il primo cittadino di Vasto, invita i colleghi di San Salvo e Casalbordino, rispettivamente Emanuela De Nicolis e Filippo Marinucci a collaborare per accendere più telecamere all'uscita dei caselli autostradali di Vasto sud (San Salvo) e Vasto nord (Casalbordino) e zone vicine. «La cronaca racconta i continui furti di auto a Vasto e nei comuni vicini», ricorda Menna. «Molte vetture vengono ritrovate in Puglia. Coprire con la videosorveglianza gli ingressi al territorio, non solo nelle immediate vicinanze dei caselli, ma anche sulle riviere e sulla Statale, sono convinto che scoraggerebbe le trasferte dei ladri». Sia Emanuela De Nicolis che Filippo Marinucci si sono sempre dichiarati a favore della videosorveglianza. Concordare con Vasto un progetto per monitorare al meglio il Vastese porterebbe dei vantaggi anche ai comuni vicini. Nel frattempo l'appello lanciato da Menna ai privati per adottare una telecamera da gestire con il Comune è stato raccolto anche dagli imprenditori di AssoVasto, l'associazione delle piccole e medie imprese del territorio. Il presidente Alessandro Grassi e il direttore Giuseppe La Rana, ritengono la videosorveglianza un aiuto. «Le telecamere non sono certo la panacea di tutti i mali ma sicuramente aiutano le forze dell'ordine a proteggere Vasto e il Vastese», dicono Grassi e La Rana. Le imprese associate ad AssoVasto sono un centinaio. Molte di loro hanno già impianti di videosorveglianza che proteggono l'interno dei siti produttivi. Se decidessero di aderire al progetto, la rete di vigilanza sarebbe rafforzata anche nelle aree industriali e periferiche. «Ogni imprenditore deciderà individualmente se aderire o no», spiega La Rana. Le aree industriali sono vicine ai caselli autostradali. Coprire l'area industriale di Punta Penna e Piana Sant'Angelo con la videosorveglianza potrebbe essere di grande aiuto. Soprattutto ai cantieri edili. Sempre più criminali fiutano un business molto redditizio nel furto di ponteggi sia dai magazzini delle imprese edili sia direttamente dal cantiere creando alle aziende di costruzione dei danni economici a cinque zeri. Una grossa mano nella prevenzione può darla la videosorveglianza con le telecamere notturne da esterno. Diversi imprenditori ci stanno pensando anche se molti di loro si aspettano che governo, Regione, Provincia, Arap e tutti gli enti interessati facciano la stessa cosa. «Spero anche io nell'aiuto dello Stato e della Regione. È fondamentale», ricorda Menna.
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