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Data: 07/04/2023
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

Mattarella: lo Stato sostiene la piena rinascita dell'Aquila Il presidente della Repubblica indossa la spilla simbolo del 6 aprile e invia un messaggio: «Rinnoviamo l'impegno a completare la ricostruzione, anche sociale ed economica»

L'AQUILA Nel giorno del dolore e della memoria arriva agli aquilani il messaggio del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Come un unguento lenitivo su ferite ancora aperte, le parole del Capo dello Stato accarezzano il ricordo delle 309 vittime, ma risuonano anche come un monito: «Questo giorno di memoria è, per la Repubblica, un rinnovato giorno di impegno», le parole del presidente Mattarella all'indomani della visita che ha portato all'Aquila la presidente del consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, e il presidente del Senato, Ignazio La Russa.L'impegno a completare la ricostruzione materiale e a sostenere la rinascita sociale ed economica della comunità aquilana, per il presidente Mattarella, è la priorità da perseguire. In occasione del 14° anniversario del sisma Mattarella ha indossato il "fiore della memoria": una spilla raffigurante il croco di zafferano, simbolo della resilienza degli aquilani, che gli era stato inviato nei giorni scorsi dal sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi.

IL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE A ricevere il messaggio del presidente della Repubblica, nella mattinata di ieri, è stato il sindaco Biondi. «Nella notte tra il 5 e il 6 aprile 2009 uno dei terremoti più devastanti della nostra storia recente ha propagato morti e distruzioni all'Aquila e nei paesi vicini. L'Italia intera si strinse attorno a chi fu gettato nel dolore, nella paura, nel bisogno», scrive Mattarella, «l'immediato sentimento di solidarietà, che appartiene al nostro essere italiani, ha aiutato aquilani e abruzzesi nella fatica annosa di riconquistare spazi di vita, legami di comunità, percorsi verso il futuro. Questo giorno di memoria è, per la Repubblica, un rinnovato impegno a completare la ricostruzione, sostenere una rinascita piena della vita civile, sociale, economica, culturale della città». Poi, il ricordo di chi non ce l'ha fatta: «Il doloroso ricordo degli studenti che morirono a causa del terremoto deve spingere proprio al rilancio dell'università e dell'impegno nelle attività scolastiche, per una nuova stagione di progresso», dice Mattarella, «parti significative del territorio nazionale sono, purtroppo, vulnerabili agli eventi sismici, come confermato dai terremoti che hanno fatto seguito a quello dell'Aquila. Occorre impegno nella prevenzione, rigore nella ricostruzione e nel risanamento degli edifici. È un dovere che non ricade su pochi, ma chiama alla collaborazione le forze economiche e sociali accanto alle istituzioni, nazionali e territoriali».

L'AQUILA RINGRAZIA Un «profondo ringraziamento» è stato rivolto dal sindaco Biondi al presidente Mattarella. «Parole di spessore e cariche di significato quelle del capo dello Stato», commenta Biondi, «che ha voluto ricordare la tragedia che ha colpito il nostro territorio, il dolore per le vittime, la forte solidarietà nei confronti della nostra popolazione. La gratitudine degli aquilani verso il presidente Mattarella è ancora più sentita per aver contraddistinto questo 6 aprile come rinnovato giorno di impegno incoraggiando alla prosecuzione di una ricostruzione efficace e alla forte spinta collaborativa tra forze sociali, economiche e le istituzioni a tutti i livelli». Biondi ha inteso ringraziare anche tutti i sindaci italiani che hanno tenuto le luci accese nel corso della notte tra il 5 e il 6 aprile. Notte in cui la comunità aquilana ha ricordato le vittime con l'intensa fiaccolata che dal Palazzo di giustizia è arrivata per un omaggio commosso davanti alla Casa dello studente, per proseguire fino al Parco della Memoria, dove sono stati letti i nomi di chi, dalle macerie, non è stato estratto vivo.

IL GOVERNO PER L'AQUILA «Sono trascorsi 14 anni dal terribile terremoto che il 6 aprile 2009 colpì L'Aquila e l'Abruzzo», il messaggio della premier Giorgia Meloni all'indomani della sua partecipazione alla messa in ricordo delle vittime, nella chiesa delle Anime Sante, «quella tragedia toccò il cuore e la mente di tutti gli italiani che non si tirarono indietro di fronte alle difficoltà e dimostrarono grande solidarietà e vicinanza alle popolazioni colpite. Onoriamo la memoria delle 309 vite spezzate e ci stringiamo intorno alle famiglie e ai loro cari. L'impegno per questo forte e orgoglioso territorio non è terminato», assicura Meloni, «il governo lavora per accompagnare e sostenere il completamento della ricostruzione. C'è ancora molto da fare, ma abbiamo la possibilità di far risorgere L'Aquila e i comuni del cratere e renderli ancora più belli e fieri di prima. Continueremo a fare la nostra parte», conclude Meloni. Anche il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana, ha affidato ad un post sui social «la preghiera per le vittime del terremoto che 14 anni fa ha devastato L'Aquila e la sentita vicinanza alle famiglie che hanno perso i propri affetti più cari in quella terribile notte».

CORDOGLIO UNANIME «Quattordici anni fa il terremoto che colpì L'Aquila», le parole del ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, «oggi 6 aprile onoriamo la memoria di 309 vittime e continuiamo, tutti insieme, su un'unica via: solidarietà e ricostruzione». «Non dimentichiamo quella tragedia», dichiara il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, «impegnati a rafforzare lo sviluppo del territorio così duramente colpito dal sisma». Un lungo messaggio è arrivato dal presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca: «Non dimenticherò mai quelle ore drammatiche e terribili quando, da commissario straordinario della Croce rossa italiana, mi recai sul posto. Ho provato un grandissimo orgoglio nel toccare con mano la forza, la resilienza, la generosità dei soccorritori, molti dei quali pur vivendo gravi lutti personali, hanno continuato a prestare servizio per aiutare i loro concittadini. Molto è stato fatto, ma come sistema Paese abbiamo il dovere di proseguire l'opera di riparazione e ripresa economica delle regioni del Centro Italia».


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