Data: 20/01/2022
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Marsilio: ascoltiamo i sindaci, ma la ferrovia non si può perdere. Il governatore si schiera dopo le proteste da Manoppello, Alanno, Scafa, Chieti e San Giovanni Teatino «Dobbiamo difendere l'obiettivo di un treno per Roma in due ore».
Il Pd: «Bisogna ridurre l'impatto» MANOPPELLO Dopo le parole dei sindaci e le prese di posizione della politica regionale, chiamato in causa, il presidente della Regione Marco Marsilio interviene sul raddoppio della linea ferroviaria Pescara-Roma. «Ascoltiamo i territori», dice Marsilio mentre gli amministratori di San Giovanni Teatino, Chieti, Alanno, Scafa e Manoppello chiedono una revisione del progetto, definito troppo impattante con decine di immobili da abbattere. Se Pd e una parte del M5S avevano appoggiato la posizione dei sindaci, invocando un confronto con Rfi, era stata la pentastellata Sara Marcozzi, capogruppo in consiglio regionale, a ricordare l'importanza del progetto: «Non va perso di vista l'obiettivo», aveva detto l'altroieri. Parole che Marsilio condivide: «Faccio mio l'invito della Marcozzi a lavorare tutti insieme, ascoltare le proposte, le preoccupazioni e i suggerimenti dei territori, ma senza perdere di vista l'obiettivo fondamentale che è quello di dotare la regione di un'infrastruttura utile agli abruzzesi per muoversi, alle aziende per incrementare le proprie attività e a migliaia di turisti per raggiungere la nostra terra con mezzi veloci, moderni ed efficienti».Marsilio mercoledì ha incontrato in videoconferenza sia Rfi sia il commissario straordinario Vincenzo Macello, chiedendo e ottenendo di organizzare un incontro con i sindaci interessati. «La Regione Abruzzo si fa carico di svolgere un ruolo di mediazione e sintesi», assicura il governatore, «ma nello stesso tempo raccomando prudenza nel sostenere proposte che siano attuabili e vantaggiose, senza che vengano moltiplicati i costi e i tempi di realizzazione. Non possiamo rischiare ritardi e incertezze che possano rendere l'investimento incompatibile con il Pnrr. L'obiettivo rimane quello di avere un treno tra Pescara e Roma che impieghi meno di 2 ore, rendendo l'Abruzzo appetibile. Il tutto unito alla diramazione L'Aquila-Tagliacozzo, che va a completare l'infrastrutturazione ferroviaria regionale». E aggiunge: «Con una metafora potremmo dire che se perdiamo questo treno, in Abruzzo il treno non passerà più. Mi auguro che la posizione assunta dalla Marcozzi possa diventare quella di tutta la minoranza». Alla luce dell'incontro con Rfi, arriva la replica del Pd per bocca di Andrea Catena: «Accogliamo positivamente la notizia. A fronte di un progetto di questo rilievo e con conseguenze impattanti per il territorio, benché con ricadute positive per lo sviluppo della regione, è sempre giusto ascoltare i cittadini, la comunità locali e gli amministratori coinvolti. La priorità del Pd rimane la realizzazione di una ferrovia ad alta velocità tra Roma e Pescara, per passeggeri e merci. Aprire un tavolo di confronto, che ci auguriamo sia permanente, non significa rallentare i tempi, ma verificare soluzioni per ridurre l'impatto dell'opera. Il Pd spingerà per realizzare un intervento infrastrutturale che l'Abruzzo attende da troppi anni».
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