ROMA Il tentativo è quello di serrare le fila e dare qualche segnale positivo dopo la cocente sconfitta elettorale in Umbria. La prima novità è che l'ennesimo vertice per limare la manovra approvata ormai da due settimane, non è convocato a tarda notte ma nel primo pomeriggio. La seconda novità è che il summit dura poco, un paio d'ore. E al termine dell'incontro filtra subito una notizia positiva: la cedolare secca, la tassa sugli affitti a canone concordato, tornerà al 10% dal 12,5% inizialmente previsto. Il governo, insomma, blocca l'aumento che esso stesso aveva previsto due settimane fa con l'opposizione dei soli renziani. Comunque sia una «buona notizia», come dice subito uno dei partecipanti al vertice, il vice ministro dell'Economia Antonio Misiani. Una risposta immediata anche alla Confindustria che ieri, per bocca del presidente Vincenzo Boccia, aveva esortato il governo a non «creare ansia al mondo produttivo» e di astenersi da «divisioni e conflitti sulla manovra». Soddisfatto per il clima positivo, si è detto anche il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri. Anche se la ritrovata concordia non è è comunque bastata chiudere definitivamente il provvedimento con le misure economiche. Le due tasse maggiormente invise a Confindustria, la sugar tax e la plastic tax, per ora resteranno. Oggi, intanto, i delegati della maggioranza si rivedranno per provare a sciogliere gli ultimi nodi. Il principale resta il destino della flat tax al 15% per le Partite Iva che fatturano fino a 65 mila euro. Resterà il regime forfettario senza quasi paletti. L'ultimo rimasto in discussione riguarda il limite di 20 mila euro ai beni strumentali per poter accedere al beneficio.
LA SOGLIA Questa soglia salterà o sarà alzata. Però sarà necessario compensare le risorse mancanti per colmare i buchi aperti dalle norme cancellate. Pagheranno, ancora una volta, i giochi. La tassa sulla fortuna, che colpisce le vincite sopra i 500 euro, sarà alzata dal 12% al 15%. La misura era già spuntata nel decreto fiscale ma poi era stata sostituita da un aumento del prelievo unico erariale sul fatturato dei giochi. Nella manovra saranno messe a gara anche le concessioni per le slot machine, che scadranno nel 2022. Per quanto riguarda le sigarette, invece, gli aumenti riguarderanno solo il fumo tradizionale, mentre saranno esclusi dai rincari i nuovi prodotti come le e-cig e il tabacco riscaldato. Potrebbe essere introdotta invece una tassa sulle cartine e sui filtri utilizzati per le sigarette fai-da-te, così come sul trinciato adoperato per farle.
L'altro vice ministro dell'economia presente al vertice, Laura Castelli, ha poi annunciato che nel provvedimento ci sarà l'unificazione di Imu e Tasi in una nuova imposta, la «local tax», che avrà un tetto pari alla somma delle aliquota delle due tasse, ossia il 10,6 per mille. Il disco verde, inoltre, è arrivato anche al pacchetto famiglia messo a punto dal ministro Elena Bonetti insieme alla collega del lavoro Nunzia Catalfo. Il pacchetto sarà finanziato con 600 milioni di euro, e dovrebbe contenere l'aumento a 7 giorni dei congedi parentali per i padri, un assegno da 80 a 160 euro in base al reddito per ogni nuovo nato nel 2020, gli asili nido gratuiti fino ad una certa soglia di reddito e un piano straordinario per aprire nuove strutture per i piccolissimi.
Intanto qualche buona notizia ieri è arrivata anche sul fronte europeo. «Non stiamo al momento prendendo in considerazione» il rigetto della manovra italiana», ha detto il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis. «Se la Commissione avesse voluto chiedere una bozza rivista», ha aggiunto, «avremmo rispettato le scadenze», cioè lo avrebbe chiesto entro la giornata di ieri. Ciononostante, ha spiegato Dombrovskis, la Commissione ha delle «preoccupazioni». Per il giudizio complessivo, ha aggiunto, bisognerà attendere le previsioni di autunno che saranno diffuse il 7 novembre.