Data: 05/12/2019
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Maggioranza bocciata: niente bus fino a Megalò La coalizione si spacca e non passa la delibera di Colantonio sul trasporto urbano L'assessore: «Mi sento tradito da Forza Italia». E anche sui rifiuti vincono i ribelli
CHIETI La maggioranza non regge. Nel consiglio comunale di ieri va sotto sulla delibera dei nuovi bus per i centri commerciali e non riesce a tutelare l'assessore Bevilacqua dall'ordine del giorno di censura sul piano rifiuti. I "fedelissimi" del sindaco Umberto Di Primio, ieri a letto con la febbre, sono rimasti ormai in pochi. Persino alcuni dei consiglieri a lui più vicini, come Marco Russo, Clara Ricciardi, Donato Tacconelli e Franco Di Pasquale, oltre a Diego Costantini, hanno votato a favore dell'ordine del giorno di Mario De Lio per chiedere una revisione del Piano rifiuti. L'assessore alla gestione dei rifiuti, Alessandro Bevilacqua, ha tentato di difendere in aula il proprio operato ed è stato anche protagonista di un violento attacco con il consigliere di minoranza Bruno Di Paolo. I "fedelissimi" si ricompattano al momento del voto sulle nuove corse dei bus urbani per Megalò e Centauro, ma sono ancora troppo pochi. A votare a favore della delibera predisposta dall'assessore di Forza Italia Mario Colantonio sono stati 8 contro 15 no. Hanno votato sì: Russo, Ricciardi, Tacconelli, Nicoletta Di Biase, Marco Di Paolo, Stefania Donatelli, Nicola Rapposelli e Mario Troiano. A votare no sono stati il blocco dei consiglieri che fanno riferimento all'assessore regionale forzista Mauro Febbo e al leader Udc Andrea Buracchio (vale a dire De Lio Liberato Aceto, Maurizio Costa, Marco D'Ingiullo, Maura Micomonaco ed Emiliano Vitale), l'ex ribelle rientrato in maggioranza ma sempre in posizione critica Costantini, e i consiglieri d'opposizione Emanuela D'Arcangelo, Filippo Di Giovanni, Alessio Di Iorio, Di Paolo, Teresa Giammarino, Stefano Rispoli, Renata Sablone e Chiara Zappalorto. Se Bevilacqua, dopo la polemica sul piano rifiuti ha lasciato l'aula senza commentare, Colantonio non fa mistero per la delusione di vedersi bocciare «la prima delibera in 24 anni. Mi sento tradito da Forza Italia», dice facendo pensare a un possibile addio al partito. E se da un lato la presidente di Confcommercio Marisa Tiberio esulta per aver visto raccogliere il proprio appello a non votare il provvedimento che voleva portare i bus della Panoramica nei centri commerciali, dall'altro Colantonio ribatte che si trattava di un provvedimento per garantire sia sicurezza che minor inquinamento, per quanto riguarda in particolare il Megalò, area raggiunta a piedi da molti oltre che da tante auto. |
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