A 107 anni suonati il principe delle rotaie torna a solcare il dismesso serpentone ferrato dell'ex linea cittadina della Sangritana. Ieri alle 9 il temporale su Lanciano non ha fermato il trasferimento dello storico treno a vapore Henschel & Sohn, datato 1914, dalle ex Office storiche a quella della manutenzione, in località Torre della Madonna. La sua uscita dopo un trentennio è stata senza pennacchio di fumo. Ad accompagnare la storia delle ferrovie erano, davanti e dietro, un vecchio bimodale Mercedes Unimog U 400 e il locomotore diesel Zefhir. Emozione tra le maestranze della Tua - Divisione ferroviaria mentre, con i suoi 8,6 metri di lunghezza e 26 mila chilogrammi di peso, si muoveva ancora abbastanza agile. La società di trasporti abruzzese intende far tornare a fischiare il capostipite della tedesca Henschel & Sohn, fondata nel 1910 a Cassel. Difatti la locomotrice a vapore è il pezzo forte del nascente museo ferroviario, che ben si abbina a 4 carrozze d'epoca anni Venti. Dopo aver svolto servizio in Piemonte e Svizzera, la vaporiera ferrata è stata acquistata dalla Sangritana nel 1997 dalla Ferrovia della Valtellina per scopi turistici, idea successivamente attuata per anni col Treno della Valle.
CARTOLINA DI ALTRI TEMPI Le potenzialità sull'utilizzo del locomotore a vapore le ha intuite il neo direttore della Divisione Ferroviaria di Tua Enrico Dolfi, che ieri era a godersi la gran parata. Adesso si prova a studiare la motrice numero 6, rimetterla a posto e restaurarla per un futuro impiego. Occhi sgranati e gioiosi dei lancianesi quanto il treno a vapore ha percorso il ponte sovrastante via per Fossacesia. Sembrava una cartolina d'altri tempi. Il trasferimento della Henschel & Sohn, quasi 40 minuti di tempo, si presta anche ad una chiave di lettura che potrebbe portare la Tua a non relegare il vecchio tracciato ferroviario per una ipotetica costruenda pista ciclopedonale. Specie se sullo sfondo si consolida il pensiero del tram treno e un ritorno al turismo ferrato. Per intanto si lavora a rendere le ex Officine un luogo di storia e cultura di Lanciano e di tutta la Frentania. Finita la bonifica del tetto in eternit, 300 mila euro dalla Regione, l'Officina Storica avrà poi una nuova dimensione di utilizzo aziendale. Quindi l'idea è creare un polo museale ferroviario che sfrutti pure il ricco patrimonio dell'archivio storico. Da 109 anni l'ex Officina è un punto di forza dell'archeologia industriale dove passato e scienza si incontrano e che hanno fatto la storia della Ferrovia Adriatico Sangritana.
Walter Berghella