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Data: 22/01/2023
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO
    IL MESSAGGERO

Linea soppressa, rivolta dei pendolari. La questione del treno della Tua, Sulmona-Pescara, abolito a dicembre e che, da qualche giorno, era tornato a circolare, ma solo nella tratta Chieti-Pescara, fa montare (di nuovo) la protesta dei viaggiatori peligni

SULMONA Una nuova organizzazione dei servizi «estremamente discriminatoria» per una vasta fetta di popolazione abruzzese. La questione del treno della Tua, Sulmona-Pescara, abolito a dicembre senza alcun preavviso per i tanti pendolari e che, da qualche giorno, era tornato a circolare, ma solo nella tratta Chieti-Pescara, fa montare (di nuovo) la protesta dei viaggiatori peligni. «Sta rasentando il ridicolo la questione del treno della Tua Sulmona-Pescara - scrive in una nota stampa Marco Petrella, in rappresentanza di alcuni pendolari. Da qualche giorno il treno era tornato a circolare, ma solo nella tratta Chieti-Pescara in modo anonimo senza che i viaggiatori fossero informati per essere poi di nuovo abolito. Ora con un comunicato sul sito Tua si apprende che, dal prossimo 23 gennaio, sarà istituito un nuovo treno che partirà da Chieti proprio nell'ora in cui passava il treno che prima originava da Sulmona e che, abolito da dicembre, ha lasciato a piedi centinaia di lavoratori del centro Abruzzo e dei comuni dell'alta valle pescarese». A rendere ancora più incresciosa la vicenda il fatto che, mentre per Chieti i pendolari potevano avere alternative con gli autobus che partono quasi in concomitanza con questo treno, da Sulmona i pendolari devono arrangiarsi con i loro mezzi non essendoci soluzioni alternative su gomma. «Un'organizzazione a dir poco approssimativa del servizio che non tiene affatto conto delle reali esigenze dei lavoratori che usano i treni per potere recarsi al lavoro e forse frutto più dell'intervento di qualche signorotto locale che di un attenta programmazione che tenga conto delle reali esigenze dei cittadini». La speranza è che ci sia un rapido intervento da parte del presidente della Regione «per ripristinare le regolari corse e consentire ai tanti cittadini dell'area peligna di riavere un servizio essenziale per lavoratori e studenti universitari».


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