Data: 19/12/2021
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Linea ferroviaria, no al raddoppio Accolto il ricorso del Comune di San Giovanni Teatino. Il ministero della Transizione ecologica blocca il progetto del nuovo tracciato presentato da Ferrovie
Il sindaco Di Clemente: «È stato salvato il territorio, un sottopasso avrebbe deprezzato le abitazioni» GUARDA IL SERVIZIO TRASMESSO DA TVSEI SAN GIOVANNI TEATINO Stop al raddoppio della linea ferroviaria a San Giovanni Teatino. Esulta l'amministrazione comunale per la pronuncia del ministero della Transizione ecologica, che ha accolto il ricorso presentato dal Comune, bloccando il progetto fatto da Ferrovie italiane e dando vita a un nuovo avviso pubblico.L'annosa vicenda s'inserisce nel più articolato piano di velocizzazione del tracciato tra Pescara e Roma e che riguarda il tratto che va dal capoluogo adriatico all'Interporto di Manoppello. Per fare questo, Ferrovie aveva previsto il passaggio di un nuovo binario lungo l'intero territorio di San Giovanni Teatino, che corresse parallelamente a quello già presente, con l'eliminazione del passaggio a livello che ora si trova in prossimità di corso Italia, sostituito da un sottopassaggio. «Sarebbe stato un duro colpo per il nostro territorio e per le tante attività economiche presenti in quel punto», spiega il sindaco Giorgio Di Clemente. «Oltre a creare un'ulteriore frammentazione urbana, già provata dalla presenza di Asse attrezzato, ferrovia e aeroporto, il passaggio di un altro binario e il nuovo sottopasso avrebbero contribuito al deprezzamento di tutte le abitazioni che si trovano nelle vicinanze. In questo modo invece», prosegue Di Clemente, «si darà vita a una nuova Via (Valutazione d'impatto ambientale), per cercare di trovare la soluzione più appropriata in grado di garantire il progresso da una parte e i diritti dei cittadini dall'altra».Sul punto interviene anche l'assessore Ezio Chiacchiaretta: «Come Comune abbiamo già presentato due alternative al progetto voluto da Ferrovie: la prima, che credo sia la migliore, vorrebbe l'interramento dei binari, così da liberare completamente le strade cittadine. In alternativa si può pensare a una soprelevata, come se fosse una metropolitana di superficie, che parte da Dragonara e attraversa tutto il paese. Fin qui non sono mai state prese in considerazione, chissà che dopo l'accoglimento del nostro ricorso le cose non possano cambiare». Un ricorso che era stato presentato all'inizio della scorsa estate, come spiegato ieri mattina durante una conferenza a cui hanno partecipato anche l'assessore Simona Cinosi e il presidente del consiglio comunale Alberto Cipollone, anche alla luce delle oltre 3mila firme raccolte dal comitato di cittadini «No ferrovia, sì strada verde», di cui l'assessore Paolo Cacciagrano, anche lui presente all'incontro con la stampa, ne è presidente: «Non posso negare che siamo molto soddisfatti per questa pronuncia del ministero», spiega durante la conferenza. «Un sottopassaggio ne cuore del centro cittadino sarebbe stato deleterio per il territorio e l'economica. Facendo un paragone, è come se a Milano lo facessero a piazza Duomo o in piazza Salotto a Pescara». E ancora: «Per anni ci siamo battuti come cittadini chiedendo una riformulazione del progetto fatto da Ferrovie e finalmente abbiamo segnato un punto a nostro favore. Adesso ci attendiamo che venga riaperto il tavolo e si valutino le opportune alternative».
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