L'AQUILA Parlare di un governatore già sotto assedio è probabilmente esagerato, ma è certo che la tenaglia Lega-Forza Italia oggi proverà a stringersi su Marco Marsilio. Nel pomeriggio va in scena, all'Aquila, il secondo round del tavolo di verifica politica della maggioranza in Regione, chiesto dal Carroccio dopo le nomine dei manager Asl ancora da ratificare e accolto con prontezza dal presidente. Il clima delle vigilia non è dei migliori. Si registra una certa tensione, anche in ragione dei temi sul tappeto: nomine, riassetto delle deleghe e, probabilmente, proprio il caso dei manager Asl. Brutalmente, i due principali azionisti della coalizione, Lega e Forza Italia, tenteranno di ridurre il potere in capo a Fratelli d'Italia. Attaccando su due fronti, come hanno stabilito nel corso di riunioni distinte, di partito, che sono andate avanti nella giornata di ieri.
I FRONTI Gli azzurri, dal canto loro, contestano l'ipotesi di ripartizione dei 145 posti in ballo in 27 enti strumentali, società partecipate o controllate dall'ente. Secondo le indiscrezioni ne dovrebbero andare 73 alla Lega, 31 a Forza Italia e 26 a Fratelli d'Italia. Ma qui sorge l'inghippo. Marsilio ma la cosa è tutta da verificare si sarebbe riservata una quota da nove posti che, sommata a quella di Fratelli d'Italia, farebbe salire il totale a 35, ovvero più di Forza Italia. I berlusconiani lo diranno a chiare lettere nel corso del summit: questo tipo di impostazione non regge. E, per questo motivo, chiederanno una rimodulazione, magari sulla base dei consiglieri eletti e dei posti in giunta, come già accaduto in fase di formazione dell'Esecutivo (operazione che, peraltro, non fu agevolissima). Non sarà un attacco diretto a Marsilio, non ce n'è l'intenzione. Ma sicuramente verrà chiesto un passo indietro a tutti pur di arrivare a una composizione accettabile. In un senso o nell'altro i nodi andranno sciolti.
Il tempo per le nomine sta per scadere. A seconda delle interpretazioni normative, si arriva al 12 o al 19 settembre. E, quindi, c'è da fare una vera e propria corsa contro il tempo. Il fronte della Lega è, se possibile, ancora più caldo.
GLI ASSESSORI Il Carroccio chiederà a Marsilio, con una certa fermezza, di rendere plastica l'indicazione già emersa nel primo tavolo di verifica, che si è tenuto il 12 agosto. Ovvero un mini-riordino delle deleghe degli assessori, in modo da omogeneizzare alcuni temi. Due in particolare: sui Rifiuti il titolare è il leghista Nicola Campitelli, ma la delega all'Agir, l'Autorità gestione integrata rifiuti urbani, è in capo a Marsilio; in tema di scuola, invece, configgerebbero le Politiche scolastiche in capo al leghista Piero Fioretti e l'Edilizia scolastica che detiene Guido Liris. In buona sostanza la Lega ha messo nel mirino due competenze assegnate a Fratelli d'Italia, nelle persone dei due esponenti più rappresentativi del partito, entrambi vicinissimi al sindaco aquilano Pierluigi Biondi che il Carroccio ha già ampiamente criticato, minacciando addirittura il ritiro dell'appoggio in Comune. In più i salviniani reitereranno la richiesta di una delega specifica per l'autonomia differenziata, uno dei temi cardine delle politiche del partito.
GLI SVILUPPI Molto dipenderà da che tipo di atteggiamento terrà il presidente. E' chiaro che un eventuale muro contro muro finirebbe per inasprire i toni ed acuire la tensione. Il che, a sei mesi dall'insediamento, rappresenterebbe già un problema enorme da gestire. Dal canto suo Marsilio ieri si è mostrato sereno. A margine di una conferenza stampa all'Aurum di Pescara si è detto certo di poter chiudere la partita dei manager Asl: «Abbiamo già individuato come noto i nuovi dirigenti di due Asl e per altre due stiamo attendendo per Teramo che il dottor Fagnano prenda servizio come direttore del Dipartimento e faremo quindi il bando. Fagnano a dire il vero non ha ancora preso servizio proprio per assicurare la continuità amministrativa e la chiusura di alcune pratiche nella Asl. Su Pescara è in corso una vicenda che tutti conoscete perché è stato contestato il mancato raggiungimento degli obiettivi al direttore generale che come prevede la norma ha presentato e prodotto le sue controdeduzioni e quindi siamo in fase di discussione di queste posizioni. In ogni caso Mancini ha il contratto per la Direzione della azienda. Per L'Aquila e Chieti dobbiamo solo definire gli ultimi passaggi amministrativi e la prossima settimana verranno definite e formalizzate le delibere per queste due Asl, per cui per la sanità abruzzese si apre una nuova fase di rilancio e di rinnovamento».