IL CASO«Con Marsilio parlerò io». Sarà Matteo Salvini in persona a gestire il momento di tensione della Lega, soprattutto per quanto riguarda il governo della Regione. Un chiaro riferimento alle beghe interne delle ultime settimane che, pure, il leader del partito ieri ha scansato: «Non sono venuto qui per questo, ma per parlare di futuro». In realtà le cose sono andate molto diversamente. Il conclave è stato lungo e articolato. Teso e nervoso. Cominciato in grande ritardo rispetto alle previsioni, segno evidente del clima di tensione che si registra all'interno del Carroccio abruzzese. Salvini è arrivato a Martinsicuro poco prima delle 20, rispetto alle 18.30 annunciate. Si è infilato velocemente, sguardo fisso sul telefonino, nel viale che conduce all'hotel Villa Luigi, tra Alba Adriatica e Villa Rosa. Location strategica perché piuttosto lontana da occhi indiscreti. Dentro, ad attenderlo, tutto lo stato maggiore della Lega, con in testa il coordinatore Giuseppe Bellachioma. A ulteriore testimonianza della delicatezza del momento e dei temi sul tavolo, il fatto che Salvini ha fatto slittare di parecchio anche l'incontro fissato ad Ascoli Piceno per le ore 21: intorno alle 21.20 il suo staff ha postato sulla pagina Facebook un video con il chiostro di San Francesco gremito. E' stato l'unico segnale emerso da un summit che, raccontano fonti interne, è stato a tratti anche teso. Bocche cucite e strettissimo riserbo. Consegna rigorosa del silenzio. Non è un mistero, però, che il leader abbia voluto toccare tutti i temi più delicati di questa fase amministrativa. Soprattutto per quanto riguarda l'impegno di governo in Regione Abruzzo, su cui si erano addensate molte nubi negli ultimi tempi. C'è stato un confronto aspro, franco, aperto. Alla luce di quanto emerso ieri sera, è probabile che oggi si saprà anche il destino dell'assessore Piero Fioretti, su cui è caduta la scure del coordinatore regionale del partito, Giuseppe Bellachioma. Il caso è esploso a seguito della nomina, di competenza regionale, della moglie, l'avvocato Caterina Longo, nella Commissione adozioni internazionali. Una volta appresa la notizia, Bellachioma è andato prontamente dal governatore Marco Marsilio a chiedere la rimozione dell'assessore, in modo da presentarsi a Salvini con un primo risultato. A quanto sembra il presidente è rimasto sorpreso, visto che l'asse tra Bellachioma e Fioretti è stato sempre saldissimo. E, sempre secondo i rumors, il governatore ha gradito poco lo scarico di responsabilità sulla sua persona emerso dai messaggi successivi, anche pubblici. Come a dire: mi dica il partito ciò che devo fare. Dunque sarà lo stesso Salvini a contattare Marsilio per capire quali sono i provvedimenti, eventuali, da prendere. Difficile capire se Fioretti sarà indotto a presentare le dimissioni, cosa che non vuole fare, o se sarà avvicendato. Ma anche sulle possibili soluzioni alternative non ci sono grandi certezze. Non solo. Nel contatto Marsilio-Salvini è assai probabile che si possa parlare anche degli obiettivi a corto e medio termine, nel tentativo, come ha detto lo stesso Salvini, di imprimere una decisa accelerazione per il futuro. La sensazione, evidente, è che da questo momento in poi la Lega sia sotto strettissima osservazione del vertice nazionale. Salvini ha detto chiaramente che non saranno tollerate più situazioni del genere. E che va a prontamente rilanciata l'azione amministrativa, al momento piuttosto asfittica.