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Data: 29/02/2020
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

Le nuove nomine accendono il Consiglio Centrosinistra e M5S contro Forza Italia, FdI e Lega per l'accordo della maggioranza su Gatti e la surroga di D'Annuntiis

L'AQUILA Per l'opposizione è una battaglia persa in partenza, che va comunque fatta. Come? Mettendo la Lega di fronte alla realtà. «Gli sconfitti saranno due: gli abruzzesi, che vedono ancora una volta questa maggioranza pensare solo ai fatti propri dimenticandosi dei problemi dei cittadini, e la Lega che, alla faccia dei suoi 10 consiglieri e 4 assessori, deve digerire l'ennesimo boccone amaro dimostrando di non contare nulla all'interno della maggioranza». Così dice l'opposizione di centrosinistra e M5S. Il tema che accende le polveri della politica alla vigilia del Consiglio regionale di martedì prossimo è quella della designazione di Paolo Gatti alla Corte dei Conti abruzzese con allegato scambio politico.«Mentre i cittadini sono concentrati sull'emergenza sanitaria che ha colpito l'intero Paese, in Abruzzo viene convocato un Consiglio con due punti all'ordine del giorno utili esclusivamente a tenere in piedi il fragile equilibrio della giunta Marsilio: la nomina di Gatti in cambio della surroga del sottosegretario Umberto D'Annuntiis per rendere possibile l'ingresso dell'ex sindaco di Atri, Gabriele Astolfi. Così Fratelli d'Italia avrebbe il nuovo membro della Corte dei Conti, Forza Italia un consigliere in più mentre la Lega resta a guardare dall'angolo dove ormai è stata confinata». Così Sandro Mariani, capogruppo Abruzzo in Comune, sintetizza il quadro. E Sara Marcozzi (M5S) rincara la dose: «A un anno dal suo insediamento l'unica preoccupazione fissa di Marsilio e del centrodestra resta quella di aumentare il numero delle poltrone. Cosa che alla Lega non sembra affatto dispiacere. Ma si tratta di due provvedimenti», sottolinea la 5 Stelle, «che arriveranno in Consiglio regionale senza essere passati, come dovrebbe accadere per ogni progetto di legge, dall'esame delle commissioni competenti. Il M5S ribadisce la totale contrarietà a questa mossa. Ci opporremo con tutte le nostre forze». Tocca quindi al Pd dire la sua. Il capogruppo Silvio Paolucci, il suo vice Dino Pepe e i consiglieri Antonio Blasioli e Pierpaolo Pietrucci affermano che: «attraverso la variazione di questa norma la maggioranza andrà ad aumentare di 2.300 euro al mese il compenso del sottosegretario alla Presidenza della giunta regionale, D'Annuntiis, e consentirà a Forza Italia l'ingresso in assise di un nuovo Consigliere, il teramano Astolfi, coordinatore provinciale di Forza Italia, visto che il ruolo di sottosegretario, con la variazione della norma, sarà equiparato a quello di un assessore e meritevole quindi di aumento di stipendio e surroga, con annessi aumenti di spese e staff per il Consiglio regionale. Mentre FdI, nel corso dello stesso Consiglio, otterrà la nomina, a colpi di maggioranza, del teramano alla Corte dei Conti con un compenso di 1 milione di euro per i prossimi cinque anni». Così i consiglieri dem hanno presentato 700 emendamenti. Ma la lotta è impari, visti i numeri tra maggioranza e avversari. A meno che la Lega non si ravveda.


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