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Data: 13/09/2019
Testata Giornalistica: IL CENTRO

La Tua non manda i bus, studenti a piedi Proteste e disagi nella zona di Isola e Colledara. L'azienda replica: «La Regione ci ha detto di iniziare il 16 settembre»

ISOLA DEL GRAN SASSO Un inizio dell'anno scolastico difficile per molti studenti dei centri della Valle Siciliana che frequentano le scuole superiori a Teramo. I ragazzi sono stati costretti, a causa dei disagi che si sono creati con il servizio autobus della Tua, a entrare in classe dopo un'ora dal suono della campanella o addirittura a saltare la lezione. Ieri mattina c'è stata, infatti, la riapertura anticipata di alcune scuole rispetto alla data stabilita dalla Regione per l'avvio dell'anno scolastico, il 16 settembre, ma non c'è stato l'aumento delle corse e dei mezzi che avviene ogni inizio di anno scolastico e che verrà effettuato quindi lunedì prossimo. Con la conseguenza che i bus non sono riusciti a caricare tutti gli studenti e i ragazzi sono stati costretti a prendere il pullman successivo o a farsi accompagnare dai propri genitori o, in alcuni casi, a saltare la lezione. E con una valanga di proteste che hanno visto anche l'intervento dei carabinieri nella fermata di Ornano Grande, frazione di Colledara. «I nostri figli», racconta Katiuscia Donatelli, «non sono riusciti a prendere l'autobus delle 6.55 perché troppo pieno e hanno dovuto prendere il successivo delle 7.55 arrivando tardissimo a scuola. Per il periodo scolastico vengono aggiunte altre tre corse e vogliamo che quando riaprono le scuole, anche se in anticipo, venga ripristinato il servizio completo. Paghiamo un abbonamento annuale di 458 euro valido dal 1° settembre al 30 giugno e pretendiamo un servizio efficiente dal 1° settembre».Un disagio che si è verificato anche mercoledì mattina. «I ragazzi non sono stati fatti salire dagli autisti», dice un altro genitore, Fadino Di Pietro, «ma com'è possibile che se si riaprono le scuole, la Tua non riattiva le altre corse?». E a Colledara il pullman non è nemmeno passato. «L'autobus delle 7 della normale linea, non quella scolastica, ci ha saltati lasciando a piedi tanti ragazzi», riferisce Maria Teresa Di Odoardo. «Il problema era stato già segnalato, ma completamente ignorato e tutto ciò è inammissibile». Ma la Tua si difende e replica alle accuse. «Scegliere di anticipare l'apertura dell'anno scolastico», si legge in una nota dell'azienda di trasporti, «per avere a disposizione ponti lunghi durante tale periodo rientra sicuramente nell'autonomia dei dirigenti scolastici. Che lo stesso crei danno strutturale e amministrativo al trasporto pubblico locale è altrettanto vero, ma è peraltro inverosimile che la scelta del ponte lungo riverberi il danno a una struttura che già lotta con problemi di bilancio e scarsità di mezzi con lo stupore che tale scelta diventi pretesa. Tua spa ha avuto la disposizione di gestire per il 16 settembre l'apertura dell'anno scolastico e non ha ricevuto indicazioni da parte degli istituti scolastici della riapertura anticipata. Come azienda intendiamo gestire i servizi di trasporto scolastico con il massimo impegno, ma non si può accettare che scelte fatte a macchia di leopardo vengano a interferire sul già difficile lavoro di copertura dell'intero territorio abruzzese».


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