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Data: 13/04/2023
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

La stazione senza Frecciarossa Sindaci in coro: una fermata qui Continuano gli appelli a Trenitalia per allestire almeno uno scalo al giorno del convoglio ad alta velocità «Vasto, San Salvo e il comprensorio sono destinazioni importanti di tutto il tratto

VASTO Quello che spaventa raggiungendo la stazione ferroviaria Vasto-San Salvo di contrada San Tommaso è il silenzio. Ma non manca il fischio che annuncia un treno in arrivo. A preoccupare Vasto e il comprensorio è il silenzio assordante di Trenitalia e della Regione e la mancanza di risposte alla richiesta di una fermata dei treni a lunga percorrenza nella stazione ferroviaria Vasto-San Salvo. Studenti costretti a faticose trasferte, ma anche professionisti, residenti in città e nei comuni vicini. Chiedono tutti la stessa cosa: un adeguato servizio ferroviario. Per Trenitalia la stazione Vasto-San Salvo che serve 70mila utenti, non è degna di una fermata dei Frecciarossa. I treni a lunga percorrenza non fermano più. «Vasto e il Vastese non meritano di essere penalizzate a questo modo, né dai vertici di Trenitalia, né dalla Regione», protesta il sindaco di Vasto, Francesco Menna. D'accordo con lui è il sindaco di San Salvo, Emanuela De Nicolis, ma anche i sindaci di Casalbordino, Villalfonsina, Torino di Sangro. «Sono sicuramente d'accordo», dice Emanuela De Nicolis, «Trenitalia dovrebbe riprendere in considerazione una fermata del Frecciarossa qui». De Nicolis come Menna punta sul turismo per rilanciare l'economia. «Almeno una fermata è indispensabile», dice il primo cittadino di Casalbordino, Filippo Marinucci. D'intesa con i colleghi è Mimmo Budano, sindaco di Villalfonsina: «la Costa dei trabocchi ha diritto a una fermata del Frecciarossa». Dello stesso avviso, Nino Di Fonso: «Sono davvero tanti», dice il sindaco di Torino di Sangro, «gli utenti del territorio che chiedono una fermata dei treni a lunga percorrenza. Una fermata del Frecciarossa nella stazione Vasto-San Salvo porterebbe tanti turisti in più anche sul nostro lido». Un pensiero condiviso dagli operatori economici della riviera che, sentendosi penalizzati, protestano e chiedono maggiore considerazione anche da parte della Regione. Al coro di proteste si unisce anche il consorzio di operatori turistici Vivere Vasto Marina. «La stazione di Vasto e San Salvo», afferma il presidente, Piergiorgio Molino, «merita un collegamento ad alta velocità. Queste due città assieme a tutto l'hinterland rappresentano una delle destinazioni più importanti dell'intero tratto costiero abruzzese ed è assurdo e incomprensibile che si debba essere esclusi dalla tratta ferroviaria ad alta velocità. Condividiamo quindi la richiesta del sindaco di Vasto, Francesco Menna, e dei suoi colleghi, e sosteniamo il trasporto sostenibile garantito dalle Ferrovie dello Stato, sia nel bacino nazionale che locale. Insistiamo anche sul potenziamento e la costruzione di un accesso diretto alla Riserva naturale di Punta Aderci dalla stazione di Punta Penna-Porto di Vasto, intervento che continueremo a spingere e a richiedere a gran voce». E c'è chi sta pensando di organizzare una manifestazione di protesta. «Chissà se Trenitalia, la Regione e il ministro dei trasporti, Matteo Salvini, davanti all'urlo esasperato di un intero comprensorio si accorgeranno finalmente dell'esistenza dei Vastese», commenta un gruppo di studenti.

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