L'AQUILA I cittadini di Silvi sono allo stremo. Assediati dal traffico, bloccati nella loro città, preoccupati dall'inquinamento. E soprattutto senza una prospettiva di normalità immediata. Il secondo giorno di silenzio della procura di Avellino, invitata a esprimersi sull'istanza di revoca del blocco imposto ai mezzi pesanti sul viadotto Cerrano, ha fatto alzare ulteriormente la tensione. Il Comune, assediato da migliaia di tir e camion dirottati sulla statale 16, ora pensa a una battaglia legale: «Non ci sono ancora giunte notizie ufficiali sullo stato del viadotto Cerrano - dichiara il sindaco, Andrea Scordella - Abbiamo le istanze rigettate per quanto riguarda i new jersey, ma sicuramente le notizie che giungono con il contagocce non sono positive. La gente è esasperata e la pazienza comincia a scarseggiare. Silvi è sotto assedio. Cinquemila mezzi pesanti nelle 24 ore è un dato allarmante che va a incidere anche sulla qualità dell'aria». Dal Comitato operativo per la viabilità, riunitosi in Prefettura a Pescara, è emersa la proposta di sospensione momentanea del transito di tir dalle 16 alle 20, la fascia oraria più critica. «Questa potrebbe essere una parziale soluzione - commenta il sindaco di Silvi - ma dobbiamo studiarne altre. Sui danni subiti stiamo facendo interventi continui. Abbiamo avuto rotture di condutture idriche in zona nord e zona sud con ripercussioni sul traffico. Come Comune ci siamo già mossi e ci muoveremo per avere ristori delle somme già spese, ma c'è grande preoccupazione per il calo delle vendite delle attività commerciali e per i riflessi che la situazione può avere, in un imminente futuro, sotto l'aspetto delle prenotazioni turistiche per la stagione estiva».
LA TRAGEDIA Il viadotto è interdetto ai mezzi pesanti su provvedimento del Gip di Avellino che indaga sulle barriere di protezione dopo la tragedia del 28 luglio 2013, quando un pullman precipitò dal viadotto Acqualonga, sull'A16, provocando la morte di 40 persone. Nel mirino c'è il gestore, Autostrade per l'Italia, che ha inoltrato al Gip, con annesso parere favorevole del Ministero, l'istanza di revoca del blocco. Che il clima sia di estrema tensione lo testimonia la protesta estemporanea di un gruppo di cittadini che ieri, per alcuni minuti, hanno provato a bloccare il traffico sulla statale 16, esasperati dalla viabilità in tilt. La protesta è poi rientrata, anche grazie alla presenza del sindaco Scordella. In ogni caso la manifestazione è stata più che altro simbolica: in quegli istanti, vista l'ora di punta, la viabilità era già paralizzata, complice anche un piccolo incidente dovuto agli incolonnamenti.
LA BATTAGLIAIl governatore Marco Marsilio continua a seguire in primi sisma linea la situazione. Ieri ha indirizzato una lettera all'amministratore delegato di Anas, Massimo Simonini, e per conoscenza al ministro dei Trasporti Paola De Micheli, per denunciare il disagio cui sono vittime i residenti dei Comuni abruzzesi limitrofi l'autostrada A14. «La situazione più drammatica e francamente insostenibile si registra nel Comune di Silvi dove, a causa dello stress da mezzi pesanti circa 5mila Tir nelle 24 ore nella sola giornata di ieri (ieri l'altro, ndr) si sono registrate quattro rotture delle tubature dell'acqua a distanza di poche ore». Marsilio denuncia la «sempre più preoccupante esposizione dei residenti all'aumento esponenziale dell'inquinamento ambientale da polveri sottili dovuta agli incolonnamenti delle automobili, si sta aggiungendo il collasso delle strade e con esse delle condutture idriche, dei tombini e dei pozzetti. Si tratta di danni assai ingenti, inerenti alla manutenzione straordinaria di una strada comunale che è indubbiamente tornata a svolgere una funzione di strada statale, cui paradossalmente il Comune di Silvi è chiamato a fare fronte, impegnando somme importanti». Da qui la richiesta all'amministratore delegato di Anas di «sollevare con atto immediato l'amministrazione comunale di Silvi, già sottoposta ai disagi richiamati, da tali oneri, facendo sì che Anas riassuma la titolarità pro tempore sulla strada in oggetto, almeno per tutto il periodo speriamo breve in cui questa anomala situazione dovesse protrarsi».