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Data: 30/10/2021
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO
    IL MESSAGGERO

La lotta al Covid in Abruzzo. Impennata di contagi prevalgono i no-vax. Ieri 167 nuovi casi, mai tanti positivi All’Abruzzo va il record nazionale. Parruti: «Tornano i malati nelle rianimazioni Sono pazienti quasi tutti non immunizzati»

L'AQUILA I numeri della pandemia si confermano in crescita in Abruzzo, dove ieri si sono registrati 45 guariti e 167 nuovi positivi. È il dato più alto degli ultimi cinque mesi: è dallo scorso 7 maggio infatti che il numero dei contagi emersi in 24 ore non era così elevato. Gli ultimi dati hanno fatto registrare una variazione settimanale pari a +97,9%, facendo salire l'Abruzzo al primo posto in Italia. Sale a 45,1 l'incidenza settimanale per centomila abitanti nel periodo dal 21 al 28 ottobre, più del doppio rispetto alla settimana precedente quando l'incidenza era pari a 21,8. È quanto emerge dall'ultimo monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità-ministero della Salute. Iniziano a salire anche i ricoveri ordinari, mentre restano stabili le terapie intensive, un forte segnale secondo gli esperti dell'efficacia della campagna vaccinale. E proprio sui vaccini si continua ad accelerare: al 29 ottobre, come confermato dal responsabile per la campagna vaccinale abruzzese, Maurizio Brucchi, sono state inoculate 26.565 terze dosi.
IL REPORT L'impennata dei casi viene evidenziata dal report dell'Iss: sono 487 i nuovi casi in 7 giorni, la scorsa settimana erano 257. Balzo in avanti anche per la stima Rt puntuale: al 13 ottobre è pari a 1.04, mentre il 6 ottobre era ferma a 0.85. La situazione diventa più complessa osservando i nuovi casi dal 18 al 24 ottobre: 741 nuovi positivi, per una variazione pari a +76,5. La situazione è meno critica sul fronte dei ricoveri: al 28 ottobre l'occupazione in area non critica è pari al 4,1%, in terapia intensiva è del 5,1%. Alla luce dei nuovi dati, confermati dal ministero e dall'Iss, l'incidenza dei nuovi casi per centomila abitanti sale a 77 nell'Aquilano, seguono il Teramano (57.3), il Chietino (41.7) e il Pescarese (24.5). La media dei casi dal 27 al 29 ottobre è pari a 43,3 per la provincia dell'Aquila, seguono la provincia di Teramo (37,3) la provincia di Chieti (21,3) e infine la provincia di Pescara (17).
Sull'aumento dei casi fa il punto il professor Giustino Parruti, direttore dell'Unità operativa complessa di Malattie infettive di Pescara: «Anche in Abruzzo si registra una impennata dei casi, nelle ultime 48 ore c'è stato un discreto incremento, ma non c'è un cambio di gravità: noi sappiamo che la variante Delta è molto contagiosa e riesce a creare infezione anche nei vaccinati, questo unito al fatto che con la stagione in corso si trascorre più tempo nei luoghi chiusi ci induce a pensare che possa esserci un aumento anche nelle prossime settimane. Sono aumentati anche i pazienti in ospedale ma devo dire che non abbiamo quadri particolarmente preoccupanti e questo ci tranquillizza sulla circolazione di una nuova variante, i dati ci spingono a credere che in questo momento non ci sia in circolazione una mutazione più aggressiva o che sfugga ai vaccini».
IL FRONTE Sul fronte delle ospedalizzazioni, Parruti precisa che «i ricoveri che abbiamo in questi giorni non ci stanno dando segni di un cambio di matrice». «Grazie ai vaccini - conclude - abbiamo tutti ricoveri che riguardano pazienti che hanno criticità lievi o moderate, chiaramente in rianimazione abbiamo anche due giovani non vaccinati, del resto lo abbiamo ribadito più volte che la malattia non controllata dal vaccino evolve diversamente». L'infettivologo lancia quindi un appello: «Invito a mantenere alta l'adesione alla campagna vaccinale, se riuscissimo a raggiungere quel mitico 95% tutto questo non potrebbe più accadere, sarebbe un passo fondamentale. Abbiamo ancora un margine di non copertura vaccinale che ci espone a queste oscillazioni, ma non c'è alcun aumento in termini di gravità». La provincia dell'Aquila si conferma la più colpita con 66 nuovi casi, seguono il Teramano (+45), il Chietino (+33) e il Pescarese (+15), mentre per 6 positivi sono in corso verifiche sulla provenienza. A livello territoriale le aree più colpite sono Sulmona con 18 nuovi casi, Roseto con 12 e Vasto, dove si sono registrati 10 positivi nelle ultime 24 ore. I nuovi contagiati hanno una età compresa tra un anno e 98 anni. Il bilancio dei pazienti deceduti non registra nuove vittime e resta fermo a 2.559. Il tasso di positività, calcolato sulla somma tra tamponi molecolari (2.981) e test antigenici (9.087) del giorno, è pari a 1.38 per cento. Salgono a 64 i pazienti (+10) ricoverati in ospedale in area medica e a 10 (+1) quelli in terapia intensiva. Gli attualmente positivi sono 1.779 (+122), mentre 1.705 (+111) cittadini sono in isolamento domiciliare. Sul fronte vaccinale, per arrivare alla copertura del 90% della popolazione bisognerà attendere 2 mesi e 25 giorni.


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