Sulmona. Due bus in panne in una sola mattinata, quella di ieri, per un servizio, quello del trasporto pubblico urbano, che mai come in questo periodo è stato ai minimi termini. La cancellazione delle corse festive, con enormi disagi per gli utenti, tanto per i turisti che devono recarsi alla stazione, quanto per coloro che la domenica di solito si recano al cimitero, non è servita ad alleggerire il carico di vetustà dei mezzi e carenza di personale che ha ridotto il servizio ad un disservizio. Sì, perché salire su un bus urbano, a Sulmona, è diventata un'avventura vera e propria. Di quelle che si sa quando si parte, ma non quando si arriva. Così, ieri mattina, a distanza di poche ore un primo mezzo si è fermato in via XXV aprile e un altro nei pressi di Porta Napoli. E lì sono rimasti, perché di sabato non ci sono meccanici reperibili. Problemi tecnici dovuti perlopiù alla vetustà dei mezzi e alla loro ormai impossibile manutenzione. Nel parco auto di contrada Valletta del Comune di Sulmona, di fatto, sono rimasti solo sei autobus funzionanti, «ma è un continuo stillicidio - raccontano gli autisti - con gli autobus che a rotazione entrano ed escono dall'officina».
Dodici mezzi sono stati rottamati appena qualche giorno fa, molti dei quali dopo trenta anni di onorata carriera e uno addirittura immatricolato nel 1986. E non che gli altri, quelli in circolazione, siano di molto più giovani. All'indecorosa situazione del parco mezzi, si aggiunge poi la carenza di personale: i già risicati quattordici autisti che erano in servizio fino allo scorso anno, sono diventati ora dodici e il Comune non ha programmato nessuna assunzione.
Il Comune, dal canto suo, si è mosso con estrema lentezza e goffaggine: per due volte la gara d'appalto per l'acquisto di due nuovi bus è andata deserta. Poi ad aprile scorso finalmente l'aggiudicazione dell'appalto per circa 300mila euro. I due mezzi, che dovrebbero alleviare almeno un po' la situazione, però non sono stati ancora consegnati, perché si tratta comunque di mezzi con caratteristiche particolari che devono essere realizzati appositamente. Si spera che entro la fine di ottobre i due nuovi bus siano disponibili, almeno per garantire la sicurezza più che il servizio. E d'altronde gli annunci di voler esternalizzare il trasporto urbano, cedendolo a Tua, sono rimasti tali: nessuna procedura di accordo con la Regione è stata avviata. Il tutto a pochi giorni dalla riapertura delle scuole che, inevitabilmente, amplierà il disservizio agli studenti.