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Data: 08/12/2019
Testata Giornalistica: IL CENTRO

La carica delle Sardine Oltre 5mila a Pescara. In piazza Salotto intonano "Bella ciao" e attaccano il populismo di Salvini. Nessun politico sul palco. Deborah Cieri: antifascismo valore irrinunciabile

08 dicembre 2019 il centroPESCARA Il Titanic da un lato, il Dome Theatre dall'altro e intorno un mare di sardine. Un disegno colorato e fatto di luci, di persone, di pesci disegnati e ricamati all'uncinetto, che cantano all'unisono e gridano solo pochi concetti: il no alla violenza, alle discriminazioni, ai linguaggi di odio. Quello delle sardine abruzzesi è un mare di persone che dalla tastiera del computer e da quella di uno smartphone prende la forma della piazza piena in un sabato pomeriggio già natalizio. Nello struscio dei negozi, complice un tempo sereno anche se freddo, percorrono corso Umberto anche loro, le sardine. Sono più di cinquemila, e gli organizzatori sono soddisfatti. Piazza Salotto si riempie dalle 18, arrivano ondate di gruppi dalla vicina area di risulta, ma anche da nord e da sud. Non c'è un palco, i ragazzi salgono sulle panche di piazza Salotto con un megafono per farsi sentire.
SPIAGGIA PULITA Il pomeriggio delle "sardelle d'Abruzzo", così si sono ribattezzate, parte ben prima della manifestazione centrale prevista per le 18.30. Parte grosso modo alle 15, quando alcuni volontari, quelli che si sono anticipati di più, si radunano di fronte la Nave di Cascella per pulire un tratto di spiaggia. Sacchi alla mano e guanti, è un gesto simbolico ma fondamentale: parla del rispetto per l'ambiente di questo gruppo spontaneo, che ha partecipato anche all'ultimo Friday for future della città. "Le sardine trovano pulito e lasciano ancora più pulito", è il motto dei partecipanti. E come è per la spiaggia, così sarà anche per la piazza qualche ora dopo.
RACCOLTA ALIMENTARE Tra i princìpi del movimento c'è l'aspetto della solidarietà, e gli organizzatori fanno in modo che questo principio sia rispettato. Mediante un accordo con la Caritas di Pescara/Penne, i volontari raccolgono alimenti da destinare all'utenza indigente.
IL CORTEO Sull'argomento gli organizzatori sono stati chiari: l'unico punto di ritrovo è quello di piazza della Rinascita. Ma spontaneamente si forma un capannello di manifestanti che si ritrova all'inizio del corso e piano piano lo percorre sino alla piazza, al suono di Bella Ciao dal violino di Gennaro Spinelli, raccogliendo man mano altri partecipanti, muniti di sardina oppure no.
STOP AL TRAFFICOE CAR SHARING Per l'occasione sono state chiuse al traffico via Nicola Fabrizi e via Regina Margherita, per una maxi-isola pedonale nei tratti più vicini a piazza Salotto. Molti arrivano dai paesi dell'Abruzzo condividendo le auto, e ottimizzando gli spostamenti attraverso un vero e proprio car sharing.
LA MANIFESTAZIONE Una volta in piazza,le sardine abruzzesi si sentono sorelle e fratelli di tanti altri coetanei di tutta Italia. La musica la fa da padrone. Bella ciao viene intonata più volte e il pubblico di manifestanti è eterogeneo e variegato. Destra e sinistra dialogano insieme, purché il comune denominatore resti uno: la condanna della deriva del populismo, della violenza e delle discriminazioni col contrasto a Matteo Salvini e al partito della Lega. A sorpresa arriva il flash mob: tutti dentro una gigantesca sardina disegnata a terra.
NESSUNA BANDIERA Un'altra regola chiara del popolo delle sardine è che non sventoli nessuna bandiera, nessun logo di partito politico o di altra associazione. La manifestazione è politica ma apartitica. Rispettano questa posizione i politici locali, eppure sono in tanti a sostegno della manifestazione. Se ne restano tra il pubblico, non prendono parola ufficialmente, pur non disdegnando qualche post e qualche foto sulle loro pagine social.
L'AQUILA NEL CUORE La manifestazione abruzzese è dedicata all'Abruzzo "ferito ma abituato a rialzarsi", come dice Deborah Cieri al megafono, e all'Aquila, tanto che la piazza intona la canzone "Domani", scritta all'indomani del terremoto del 2009 ed interpretata dagli artisti per l'Abruzzo.
IL SALUTO DI NDUCCIO Pur non essendo presente fisicamente, l'artista Nduccio invia un videomessaggio alle sardine abruzzesi per sostenerle: «Non posso esserci perché impegnato in un'iniziativa di solidarietà , ma vi sostengo fortemente e invito tutti a saltare dalla rete, l'Abruzzo si slega».
GLI INTERVENTI Qualcuno tra il pubblico viene invitato a prendere la parola. Vorrebbero farlo in tanti, ma i tempi sono stretti e si possono concedere solo pochi minuti a testa. Il concetto si riassume in poche parole, anche in questo caso pronunciate da Deborah: «In un paese in cui la senatrice Segre ha necessità della scorta, in un posto in cui le librerie vengono bruciate, bisogna ribadire che l'antifascismo non è un valore scontato, ma va pronunciato e portato avanti con forza».
L'IDEAL'idea è quella di due ragazzi che, desiderosi di dare vita a una voce che riesca ad uscire fuori dalla tastiera di un pc, hanno pensato di aggregare un gruppo attraverso il canale più diffuso, quello di Facebook. «Deborah un giorno mi ha chiamato», racconta Gennaro Spinelli, riferendosi all'altra responsabile, Deborah Cieri, «e mi ha detto: "Non possiamo non fare nulla, apriamo una pagina"». E in poco più di dieci giorni ecco realizzato l'evento del 7 dicembre, che sta ricevendo riscontri positivi da ogni parte d'Abruzzo. Con i contatti che crescono di ora in ora, i due ragazzi, con l'aiuto di un gruppo di volontari giovani come loro, controllano, sentono, moderano. Richieste a cui rispondere, haters da gestire, apprezzamenti da ringraziare. Gennaro Spinelli è un musicista di etnia rom, figlio del musicista e docente Santino Alexian Spinelli. Deborah Cieri è esperta in mediazione linguistica e comunicazione interculturale, si dedica al servizio civile. Promettono che questa seguiranno altre manifestazioni in giro per l'Abruzzo le cui date verranno rese note nelle prossime settimane.

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