ROMA Ora è certo, il decreto attuativo del bonus bici da poco pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale cristallizza la data del 4 novembre per il via libera ai rimborsi degli acquisti fatti fino al 3 novembre o per l'emissione dei voucher validi per gli acquisti dal 4 novembre fino al 31 dicembre. Un appuntamento molto atteso, visto il boom di vendite di biciclette, monopattini, overboard e segway. Ma dopo quattro mesi di slittamento dell'avvio del portale, uno scontro tra il ministero dell'Ambiente e il Mit e qualche «intoppo amministrativo» ammesso anche dal ministro Sergio Costa, il tanto agognato via libera ai rimborsi rischia di trasformarsi in una mezza beffa. Non tanto perché il rimborso non ci sarà. Prima o poi, anche chi dovrà aspettare il 2021 potrà contare su un recupero fino a 500 euro, pari al 60% dell'acquisto. Ma nonostante i grandi sforzi del ministro Costa per recuperare più fondi, e nonostante le rassicurazioni fino a pochi giorni fa che non ci sarà un click-day, di fatto il rischio è che soltanto la metà degli acquisti ottenga il rimborso nel 2020, più o meno quelli fatti fino a fine giugno. Il resto si vedrà, forse nel 2021. Non solo. Di fatto la data del 4 novembre si trasformerà in un click-day considerando i 210 milioni di risorse disponibili. Ci sarà inevitabilmente una corsa alle richieste. E probabilmente soltanto la necessità di accedere alla piattaforma tramite Spid potrà rallentare la valanga di domande. Inoltre, saranno soddisfatte le richieste in ordine di inserimento e non, come ventilato da qualcuno, seguendo la data della fattura presentata. Sarebbe infatti impossibile gestire in questo modo i rimborsi, visto che dovrebbero essere accreditati sul conto corrente entro una decina di giorni dalla presentazione della domanda. Ma vediamo i dettagli.
I LIMITI Secondo alcuni calcoli e ipotizzando un utilizzo medio del bonus fino a 500 euro, i 210 milioni attualmente disponibili (tra fondo del ministero e decreto Rilancio) dovrebbero coprire circa 650.000 acquisti, tra bici e altri dispositivi elettrici compresi nel decreto. Soltanto a maggio, quindi nel primo mese di validità degli incentivi, sono state acquistate 540.000 biciclette, secondo gli ultimi dati aggiornati dell'Ancma. Certo, è impossibile immaginare un trend i crescita costante del 60% anche da giugno in poi. E poiché sappiamo che i mesi estivi statisticamente hanno numeri più alti del resto dell'anno, anche senza l'incentivo del bonus, anche con una stima molto conservativa di 200.000 acquisti mensili da giugno a ottobre, alla fine saranno state acquistate quasi 1,6 milioni di biciclette (tradizionali o con pedalata assistita), mentre nell'intero 2019 ne sono state acquistate 1,7 milioni. Dunque, anche immaginando che soltanto il 60% di questi acquisti sia incentivabile, perché riferito come prevista dal decreto ai Comuni con più di 50.000 abitanti, si possono immaginare quasi un milione di richieste. Senza contare poi gli acquisti di monopattini e segway, che secondo gli operatori potrebbero far superare la quota complessiva di 1,2 milioni di acquisti. Sono stime, sia chiaro, che soltanto l'avvio del portale potrà confermare. Ma considerata la valutazione diffusa dagli uffici del ministero (650.000 acquisti) sarebbero coperti dai fondi disponibili circa la metà delle fatture o scontrini parlanti. Gli altri dovranno aspettare le risorse che dovrebbero essere destinate alla causa dalla Legge di Stabilità grazie alle aste versi. Ma se ne parlerà forse a gennaio.
COME FARE RICHIESTA Dunque, la corsa alle richieste partirà il 4 novembre con la registrazione sul portale gestito da Sogei. L'accesso sarà consentito tramite Spid e si dovrà caricare la fattura o lo scontrino elettronico. Seguirà il bonifico sul conto corrente. Ma questa operazione andrà fatta entro due mesi dall'avvio, e cioè entro il 4 gennaio. Soltanto una volta soddisfatte tutte le richieste di rimborso si potrà accedere ai voucher (comunque da utilizzare entro 30 giorni), mentre le relative richieste saranno messe in lista d'attesa.