Da una parte il Comune cede all'Università d'Annunzio, per la sede di viale Pindaro, una striscia di suolo dietro ai padiglioni; dall'altro, non solo il campus dell'ateneo verrà ampliato, ma sarà finalmente sviluppato il corridoio verde per favorire lo snellimento della mobilità leggera tra via Plauto e la rotonda del Tribunale. Uno scambio virtuoso a beneficio della città, visto che gli studenti avranno più spazi per loro e il traffico veicolare sarà sempre più green: sul nuovo percorso, con due file di alberi ai lati, transiteranno filobus e mezzi elettrici. Sulla strada lunga 400 metri (stazione appaltante è l'Università) sarà realizzata anche una diramazione della pista ciclabile già presente, in futuro adatta anche allo sharing mobility già in atto a Pescara, a proposito di condivisione di mezzi di trasporto.

LE FIRME La convenzione è stata firmata ieri nella sala giunta del Comune dal sindaco Carlo Masci e dal rettore Sergio Caputi. I lavori si dovrebbero concludere entro un anno. In particolare, secondo l'accordo, con una spesa di un milione e 350 mila euro a carico dell'Università nasceranno camminatoi, vialetti, rampe per l'ingresso delle persone svantaggiate, spazi verdi, una recinzione esterna, illuminazione e, in più, l'attraversamento centrale che collegherà gli attuali padiglioni con l'ala della segreteria unificata. Per questo l'Università ha già provveduto a pubblicare un avviso con cui ha acquisito 400 manifestazioni d'interesse alla procedura negoziata per il corridoio verde. La gara dovrebbe essere in settembre, mentre la procedura amministrativa dovrebbe concludersi a fine ottobre. In più, da parte del Comune arriveranno centomila euro per la realizzazione di un'area di parcheggio che sarà a disposizione degli studenti su un terreno vicino allo stesso corridoio verde.

AREA STRATEGICA «Oggi come Comune - ha detto il sindaco Masci - compiamo un altro passo importante per il riassetto urbanistico di quell'area di Pescara che rafforza il suo ruolo di nucleo strategico e direzionale per la presenza, oltre che degli edifici dell'università d'Annunzio, del tribunale, dell'Agenzia delle entrate e di altri uffici pubblici, per non parlare del sistema degli impianti sportivi». Nucleo strategico che Masci e il rettore Caputi hanno però tentato, senza successo, di spostare mesi fa nell'area del Pp2 ovvero in zona ex Cofa. Per il rettore Caputi, invece, «negli ultimi due anni abbiamo trovato sempre le porte aperte quando si è trattato di ragionare intorno a idee di sviluppo del territorio e di condividere progetti. Questo induce a pensare che si possano definire anche in futuro altre procedure di comune interesse che stiamo vagliando». Sono già sul tavolo altri progetti che riguardano la caserma dei Vigili del fuoco (da spostare a vantaggio dell'ateneo) e l'area della Di Cocco.