L'inflazione è costata in media quasi 6mila euro ad ogni famiglia molisana. Con differenze tra le due province, oltre che per i singoli nuclei familiari. A rilevarlo è la Cgia di Mestre che ha calcolato il peso dell'inflazione sui risparmi e i conti correnti degli italiani, dopo aver analizzato i dati della Banca d'Italia e dell'Istat. "Negli ultimi due anni l'inflazione si è abbattuta sui conti correnti degli italiani con la forza di una patrimoniale", afferma. Al netto dei nuclei che hanno trasferito una parte dei propri risparmi nell'acquisto di titoli di Stato, la stragrande maggioranza ha subito gli effetti negativi della perdita di potere d'acquisto indotta dal fortissimo aumento dei prezzi registrato nel 2022 e nel 2023 (+14,2%).
La decurtazione media dei risparmi delle famiglie italiane si attesta a 6.257 euro. Secondo la ripartizione regionale al 31 dicembre 2021 le consistenze delle famiglie molisane ammontavano a 6.018 milioni di euro, mentre le stime relative alla perdita di potere d'acquisto nel biennio 2022-2023 sono state pari a 759 milioni, per un "costo" di 5.800 euro per ogni famiglia.
In due anni la variazione percentuale dell'indice di inflazione per l'intera collettività è stata del +12.6% (in Italia +14,2%). Le famiglie della provincia di Isernia risultano le più penalizzate (6.727 euro) rispetto a quelle di Campobasso (5.450 euro).

(fonti Ansa e Cgia)