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Data: 17/01/2025
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO
    IL MESSAGGERO

L'esposto di Ferrovie, fascicolo contro ignoti Aumentano i vigilantes

In campo la procura di Roma dopo la denuncia del Gruppo di «circostanze sospette» L'ad Donnarumma istituisce una commissione interna per chiarire il caos a Milano


L'INCHIESTA
ROMA Un fascicolo per dissipare i sospetti dei vertici di Ferrovie dello Stato che sospettano il sabotaggio. Sulle «circostanze altamente sospette» che negli ultimi mesi hanno portato ai disservizi della rete ferroviaria adesso indaga la procura di Roma. Ieri il capo della Digos di Roma Antonio Bocelli, al quale era stato presentato l'esposto mercoledì, ha incontrato il procuratore Francesco Lo Voi. Al momento non è stato ipotizzato alcun reato e la Digos non ha ricevuto una delega. Si valuta dall'interruzione di pubblico servizio al sabotaggio.
Tra gli episodi sospetti c'è anche l'incendio a Milano dello scorso 28 novembre: 17 auto nella sede di Italferr - società del gruppo Ferrovie che si occupa di progettazione e realizzazione delle infrastrutture - sono state date alle fiamme. Adesso la procura dovrà accertare se la causa dei guasti siano stati atti deliberati o di semplici disservizi che non hanno un nesso tra loro.
LA NOTA
Il gruppo, in una nota, ha sottolineato che «sta fornendo tutti gli elementi utili alle autorità competenti in merito ai guasti e alle anomalie registrate nei giorni scorsi». Molto probabilmente gli inquirenti si soffermeranno anche sulla qualità delle tantissime manutenzioni effettuate ogni anno sulla rete, che si estende per quasi 25mila chilometri. Non a caso Ferrovie, nel suo esposto, ha ricordato lo strano caso - con un doppio guasto sulla stessa strumentazione - verificatosi 48 ore fa nel nodo di Roma. Come si legge nella denuncia, verso le 5 del mattino si è avuta «una disalimentazione del deposito Manutenzione Alta Velocità». I tecnici intervengono tempestivamente, ma il guasto, «dapprima risolto dopo circa due ore», si «ripresenta dopo qualche minuto».
Parallelamente all'indagine romana, piazza della Croce Rossa rafforza le sue attività di controllo. Ieri l'amministratore delegato, Stefano Antonio Donnarumma, ha nominato un'apposita commissione interna per chiarire l'incidente avvenuto nel nodo di Milano sabato scorso, che ha finito per mettere in ginocchio l'intera dorsale tirrenica per quasi tutta la giornata. Sfileranno tutti i dirigenti di Trenitalia e di Rfi, che dovevano controllare servizio e linee in quel momento. Cioè quando, nella mattinata dell'11 gennaio, una Freccia «si è fermata tra Milano Centrale e Milano Lambrate a causa della disalimentazione della linea elettrica con rottura del cavo elettrico e pantografo danneggiato». Mentre poco dopo mezz'ora un treno di Italo in partenza da Milano Centrale comunica di avere il pantografo danneggiato e viene «sospesa la circolazione tra le due stazioni».
PROTEZIONE
Sempre Fs annuncia «una serie di azioni a protezione dell'infrastruttura e a garanzia della funzionalità mettendo in campo centinaia di operativi al fine di intensificare la sicurezza/vigilanza nelle stazioni e nei punti nevralgici dell'infrastruttura; incremento delle telecamere di sicurezza; incremento del presidio di tecnici di Rfi e Trenitalia per rendere più tempestivo l'intervento in caso di nuove anomalie». Quindi, più vigilanza nelle stazioni e nei punti «nevralgici» della rete e procedure più rapide per risolvere disagi e blocchi alla circolazione.

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