L’opera di semplificazione ed aggiornamento ha riguardato anche la definizione dei criteri per la nomina delle commissioni aggiudicatrici nonché per la definizione degli schemi dei contratti di servizio affidati direttamente o svolti da società in house o da società con prevalente partecipazione pubblica.
Le misure adottate con la suddetta delibera n. 154/2019 sostituiscono le precedenti contenute nella delibera n. 49/2015.
Il valore complessivo del mercato del TPL in Italia è di circa 11 miliardi di euro, con un totale addetti pari a circa 114 mila unità (Tab. 1 e Fig. 2). Il quadro del TPL appare molto frammentato (v. Tab.2), in particolare quello relativo al trasporto su strada, con oltre 1.200 contratti di servizio, il 70% dei quali ha un valore al di sotto del milione di euro e copre meno del 5% del totale dei bus/km prodotti.
L’aggiornamento delle misure trae origine sia dall’esperienza acquisita dall’Autorità nel triennio di applicazione della precedente delibera n. 49/2015, sia dall’attribuzione all’Autorità di ulteriori compiti in materia di TPL, disposta dal legislatore, fra l’altro, con il decreto legge n. 50/2017.
Gli interventi dell’Autorità hanno riguardato principalmente l’applicazione delle misure nei seguenti ambiti:
- materiale rotabile;
- personale;
- condizioni di partecipazione alle gare;
- aspetti economico-finanziari;
- schemi di contratto.
Le misure semplificate ed aggiornate con la delibera n. 154/2019, in linea coi modelli di regolazione economica dell’Autorità, sono orientate a:
- ridurre le barriere all’ingresso, con conseguente maggiore concorrenza, per un accesso equo e non discriminatorio;
- diminuire l’asimmetria informativa esistente tra ente affidante e soggetto erogatore del servizio, a favore di una maggiore trasparenza;
- perseguire obiettivi di efficienza ed efficacia, declinati attraverso la lotta all’evasione tariffaria, l’affermazione di standard minimi di qualità, la riduzione dei costi della produzione, l’innalzamento del load factor.
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