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Data: 15/10/2019
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO
    IL MESSAGGERO

L’arrivo del ministro Costa a Pescasseroli «Abbiamo stanziato per la prima volta oltre 85 milioni per valorizzare le aree» Tappa all’Aquila: «La città sta rifiorendo sul Gran Sasso l’attenzione è massima»

PESCASSEROLI «Tutti gli orsi sono un bene prezioso. In questo caso, l'orso bruno marsicano. Mi state ricordando Papillon, l'orso del Trentino, che speriamo vada presto in letargo, in modo tale che nessuno possa inutilmente abbatterlo». Così il ministro dell'Ambiente e della tutela del territorio e del Mare, Sergio Costa, ieri a Pescasseroli, per incontrare i nuovi vertici del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, i componenti della Comunità del Parco, del Consiglio Direttivo, il presidente della Provincia dell'Aquila, Angelo Caruso, e tutti i dipendenti dell'ente. Ma anche cittadini e sindaci del territorio. Per il suo arrivo, all'ingresso della sede del Pnalm, è stato disposto un picchetto composto da Carabinieri forestali e da Guardiaparco, con tanto di saluto militare, dato da una giovane marescialla. Una sorpresa più che gradita dal Ministro, che da buon generale, non ha esitato ad impartire l'ordine del riposo. A Sergio Costa, in regalo, una spilla che rappresenta l'orso stilizzato, simbolo dell'area protetta, che ha subito indossato, facendosi immortalare.
PROGETTI «Questo Parco nazionale ha fatto grandi progetti. Abbiamo stanziato per la prima volta nella storia dei parchi nazionali, oltre 85 milioni di euro ha continuato Sergio Costa -. Lo abbiamo fatto perché questi parchi devono diventare i punti di riferimento di un diverso modo di concepire la tutela della natura, che coniughi il green, ma anche il turismo ecocompatibile e la stessa tutela, che è la cosa più importante. Abbiamo in animo, con la legge di stabilità, di costituire le zone economiche ambientali per i parchi. Quindi vuol dire dare un di più non solo in termini economici, ma anche normativi, alle persone che vivono nei parchi».
Ad accogliere il ministro, il neo direttore del Pnalm, Luciano Sammarone e il neo presidente Giovanni Cannata. Costa ha sottolineato la complessità del Pnalm, articolato nelle tre regioni, e nello stesso tempo, ha spiegato che la scelta della nuova governance è stata subito condivisa: «Non ho dovuto proprio trattare o negoziare. I tre presidenti, pur avendo colori e appartenenze diverse, hanno subito visto i nomi e gradito sia il presidente sia il direttore, quest'ultimo esclusiva competenza mia, che però ho condiviso. Questo vuol dire che c'è la voglia e anche l'aspettativa di grandi cose». Direttore e Presidente, sono già a lavoro ed hanno le idee ben chiare su come gestire un parco così importante. E proprio come ha rimarcato Costa: «Un laboratorio di sviluppo sostenibile, plastic-free, preservando questi posti principalmente per l'Ecoturismo». Secondo il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, è fondamentale risolvere i conflitti tra le esigenze della conservazione e dello sviluppo economico. «E' purtroppo un peso che abbiamo subito e che subiamo - ha detto Marsilio - per l'Abruzzo che ha un terzo del territorio adibito a parco nazionale, sicuramente questo Parco può offrire con i suoi metodi di gestione, buoni esempi e buone pratiche che altri possono importare. Però bisogna fare un ulteriore passo in avanti se la politica nazionale vuole fare un atto di coraggio, compensando quei disagi delle persone che vivono in montagna e quindi in ambienti più duri, con investimenti su infrastrutture, fiscalità di vantaggio. Ci attendiamo provvedimenti positivi, al di là delle posizioni che esprimiamo politicamente, anche da parte del Governo».

L’AQUILA Dopo Pescasseroli, il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, è arrivato all’Aquila ricevuto, a San Bernardino, dal sindaco Pierluigi Biondi e dal prefetto Giuseppe Linardi. Dopo una breve sosta dinanzi al cantiere della ex scuola De Amicis, nella quale il primo cittadino gli ha illustrato le criticità dell’iter di ricostruzione, il ministro è arrivato a piedi fino a palazzo Pica Alfieri, accolto dal marchese Fabrizio che ha mostrato le bellezze dell’edificio recuperato. Qui Costa è stato raggiunto anche dal governatore Marco Marsilio. «La città sta rifiorendo - ha detto parlando con i giornalisti - C’è da fare l’ultimo salto di qualità, quello della ricostruzione pubblica. Stanno rifiorendo luoghi che neanche si conoscevano ». Sulla sperimentazione 5G, in corso all’Aquila, Costa non si è sbilanciato: «Rischi per la popolazione? E’ una competenza del Ministro della Salute. Noi però abbiamo una commissione congiunta tra i due Ministeri, anche per questo tema, e abbiamo messo a disposizione Ispra». Sulla messa in sicurezza dell’acquifero del Gran Sasso, invece, Costa ha annunciato un’accelerazione: «Ne stiamo parlando con Marsilio. C’è una particolare attenzione perché oggettivamente lì il tema sta a cuore non solo a chi abita in Abruzzo. La questione è in divenire, non può essere affrontata nell’immediato. Ora chiuderemo la legge di Stabilità per poter avere le risorse disponibili. La nomina del commissario in ritardo? Posso sollecitare l’attenzione ». Biondi gli ha consegnato due dossier: uno per l’approvazione del Piano d’Area del Gran Sasso e dare il via libera agli investimenti e l’altro sulla mobilità elettrica che sta prendendo piede in città. Costa ha chiuso la visita nello store “Parco 1923” in centro storico, monomarcadi fragranze ispirate ai profumi del Parco Nazionale.

 


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