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Data: 05/01/2020
Testata Giornalistica: ABRUZZOWEB
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L'Aquila-Roma: Tagli e razionalizzazioni, pendolari chiedono intervento di Biondi. Trasporti tua: con delibere regione eliminate corse con meno di 5 passeggeri e soppressi altri orari, l'appello al sindaco, ''salvaguardare interessi comunita'''

 
 
L'AQUILA - Alla fine il taglio delle corse per la tratta L'Aquila-Roma è arrivato, approvato dalla Regione Abruzzo con due delibere di Giunta e definito dal presidente della Tua, la società unica di trasporto abruzzese, Gianfranco Giuliante, della Lega,  "una razionalizzazione necessaria".

Una conferma che diventa un incubo per lavoratori e studenti che ogni giorno si recano dal capoluogo d'Abruzzo alla Capitale e che chiedono quindi l'intervento del sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, di Fratelli d'Italia, già ai ferri corti con la Lega. Un appello che arriva al primo cittadino in un periodo delicato per il Comune a causa delle tensioni all'interno della Giunta di centrodestra che potrebbero portare alla definitiva rottura con la Lega con inevitabili conseguenze anche in Regione, provocando un terremoto politico di grandi proporzioni.

Si materializzano così i timori che nei gioni scorsi avevano portato i pendolari abruzzesi in generale, e aquilani in particolare, a tornare a chiedere per l'ennesima volta che il rischio dei tagli, ipotesi che circolava già da tempo a causa del passaggio delle corse da Tpl a commerciali, venisse scongiurato.

A lanciare l'appello era stato proprio il Comitato pendolari per voce dell'avvocato Donatella Sarra che, dopo l'intervista riasciata da Giuliante a Rete8, in risposta alla lettera aperta del 29 dicembre scorso, definisce le dichiarazioni del presidente Tua "molto gravi".

In particolare Giuliante ha spiegato che verranno soppresse le corse con meno di 5 passeggeri e altre saranno "razionalizzate". Se prima esistevano le corse delle 19.45 e delle 20.15 da L’Aquila verso Roma ora se ne farà solo una alle 20, stessa cosa con le corse delle 22.10 e delle 23, sostituite da quella alle 22.30.

"Apprendiamo anche che, all’interno di un piano di razionalizzazione che non ci è dato conoscere, è stata già assunta la decisione di sopprimere la prima corsa del mattino, perché poco frequentata: la storica corsa delle 4.30 dall’Aquila a Roma", dice Sarra.

"In tutte le città capoluogo italiane i trasporti pubblici salvaguardano l’interesse della popolazione locale a spostarsi in giornata verso i centri urbani principali, regionali e non, offrendo il maggior numero di corse (o treni) in uscita la mattina presto e in entrata la sera tardi.  Viceversa, in Abruzzo - sottolinea Sarra -, con la commercializzazione della tratta autostradale L’Aquila – Roma, l’Amministrazione regionale, per mettere riparo alla gestione in perdita dell’azienda di Trasporto unico regionale, dimentica che L’Aquila è priva di collegamenti ferroviari alternativi e nottetempo decide, senza informare né ascoltare nessuno, di non tutelare l’interesse della collettività aquilana, privandola di una corsa preziosa per Roma, la prima del mattino: una corsa che consente agli aquilani che devono spostarsi in giornata per motivi di lavoro o di salute di raggiungere in tempo utile, in aereo o in treno,altre città italiane via Roma e di rientrare a casa la sera".

"Ci domandiamo: il sindaco dell’Aquila è a conoscenza di questa decisione? E quali iniziative ha in animo di intraprendere per salvaguardare l’interesse della comunità che rappresenta? Una comunità già duramente segnata dal terremoto, che ora rischia di essere marginalizzata e penalizzata, senza essere minimamente ascoltata né informata dalla Regione del processo in atto", chiede Sarra.

"Come cittadini e pendolari, ci auguriamo vivamente che la suddetta decisione non sia irrevocabile. Rinnoviamo la nostra disponibilità a un incontro con la Regione Abruzzo e con Tua- conclude - per confrontarci sul merito del piano di razionalizzazione".


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