AVEZZANO In Marsica ora se ne discute ovunque, negli ambienti politici e non. Ha suscitato enorme scalpore lo studio di fattibilità preparato dal sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi e dall'assessora alla viabilità Carla Mannetti su una ferrovia che colleghi L'Aquila alla Marsica. Tra i primi a intervenire l'avvocato Aurelio Cambise esperto di settore e ex dirigente Pd che scrive: «Tempo fa, nel mio piccolo prospettai, tra le altre infrastrutture anche la possibilità di un collegamento ferroviario Avezzano L'Aquila e un collegamento L'Aquila Teramo. Non dobbiamo dimenticare che L'Aquila, Teramo e anche Avezzano sono sedi universitarie, che potrebbero crescere e servire egregiamente un territorio che siamo stanchi di vedere isolato e depresso, anziché ben collegato. Sarebbe un bel sogno raggiungere Roma e Pescara, L'Aquila e Teramo dalla Marsica o dalla Valle Peligna in poco tempo e in sicurezza, specialmente durante la stagione invernale, quando le strade e le autostrade sono ghiacciate e perciò pericolose».
STUDI E SPOSTAMENTI Della vicenda università parla anche l'assessore alla cultura Pierluigi Di Stefano che aggiunge: «Ho frequentato l'Università all'Aquila e dunque conosco bene il problema dal momento che anch'io sono stato studente pendolare come tanti altri che vanno a lavorare in quei luoghi. Sarei d'accordo col progetto aquilano anche se, mi viene da dire, auspicherei che anche gli aquilani, una tantum, fossero d'accordo con i progetti e le prospettive di sviluppo dei marsicani». E ancora l'assessore avezzanese Roberto Verdecchia noto ambientalista che dice: «L'uso del treno è sempre auspicabile. Sarei favorevole a una metropolitana di superfice veloce che colleghi le due città, ma mi interrogo sui tempi di realizzazione e soprattutto su quello che direbbero gli ambientalisti a fronte dell'ipotesi dei lavori che si dovrebbero allestire».
E Giovanni Ceglie, che è stato l'ultimo responsabile della segreteria del Pd avezzanese prima del cambio: «Ho letto la proposta di Biondi che ipotizza l'approdo sulla Pescara Roma della città dell'Aquila e la auspico con tutto il cuore a vantaggio sia degli avezzanesi che degli aquilani. È l'uovo di Colombo. Ma il progetto prevede l'approdo sulla Pescara Roma a Tagliacozzo. Proporrei, invece, una maxi stazione con ampi parcheggi tra Avezzano e Tagliacozzo, senza nulla togliere al progetto. Se, ad esempio, nella peggiore delle ipotesi che io scongiuro con tutte le mie forze, si realizzasse la soppressione del tribunale avezzenese, ripeto come ultima ratio, una metropolitana di superficie che portasse gli avvocati avezzensi in pochi minuti davanti al tribunale dell'Aquila, sarebbe da accettare. Ma attenzione, sottolineo ancora, ove il tribunale avezzanese fosse soppresso. Poiché qui non si tratta di andare all'Aquila, ma di rinunciare a tutti i benefici economici che la presenza del tribunale offre in città, a tutti, non solo a chi vuole usufruire dell'amministrazione della giustizia ma anche ai commercianti e al tessuto economico avezzanese».