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Data: 20/09/2023
Testata Giornalistica: ABRUZZOWEB
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L’Aquila: “Autobus in ritardo o che non passano, disservizi e corse insufficienti”, le segnalazioni

L’AQUILA – Autobus in ritardo o che non passano, pensiline che non riparano, oppure addirittura distrutte o inesistenti, corse considerate numericamente insufficienti per un capoluogo di regione che, tra l’altro, è pure sede di università.

Sono tante le segnalazioni ad AbruzzoWeb da parte di cittadini aquilani arrabbiati e delusi per quello che considerano un servizio di trasporto pubblico urbano – e non solo – “non degno di una città che si reputa importante e con una grande voglia di rinascere”.

“Questa mattina ho aspettato un’ora un autobus dell’Ama mai arrivato – tuona una cittadina, con madre anziana e disabile al seguito, a questo giornale -. E purtroppo non è la prima volta che capita. Ormai, per chi come noi vive in periferia spostarsi con i mezzi pubblici ha dei rischi assurdi, motivo per cui ci è toccato più di una volta utilizzare il taxi”.

“Ho l’impressione che all’Aquila chi dovrebbe garantire un trasporto pubblico come si deve si preoccupi solo di far fare bella figura al centro storico, ma solo per i turisti – incalza un altro cittadino -. Infatti, basta spostarsi di poco per trovarsi di fronte a corse insufficienti, pensiline piccolissime e distrutte, o addirittura per non trovare pensiline sotto cui ripararsi dal sole o in caso di maltempo”.

 

 

“Per non parlare delle occasioni in cui l’autobus atteso non si presenta alla fermata – continua -. In quei casi, tocca aspettare quello successivo. Senza spiegazioni”.

“Se poi si ha bisogno di prendere l’autobus di sabato – ironizza una cittadina – si entra nel tragicomico. Con poche scuole aperte e con l’università chiusa, si crea un vero e proprio deserto di mezzi su cui salire. E a quel punto non bastano certo le corse per i centri commerciali per riequilibrare le cose. Anche perché non dovremmo essere considerati clienti, ma persone”.

Tra le altre problematiche segnalate, quelle che riguardano episodi di maleducazione e litigi vari a bordo degli autobus, pochi controlli per “beccare” chi sale a bordo senza biglietto, mezzi troppo vecchi e, in alcuni casi, autisti che preferirebbero sfrecciare anziché rispettare i limiti di velocità.

“Si sprecano tante parole per dire che L’Aquila deve diventare una specie di ‘capitale europea’ in cui vivere bene anche se non si ha un’automobile a disposizione, ma la realtà è che le condizioni in cui versa il trasporto pubblico locale, fatte salve pochissime eccezioni, sono da età della pietra”, dicono infine i cittadini.

Inoltre, neanche il terminal di Collemaggio se la passa bene, essendo ormai letteralmente in condizioni di degrado e di abbandono.

 

 

L’ultima polemica sull’argomento è di ieri ed ha la “firma” del Partito democratico aquilano.

“Annunci, annunci e ancora annunci. Sul terminal di Collemaggio abbiamo letto annunci di ogni tipo, in questi anni. A sei anni e mezzo dall’insediamento della Giunta di destra, però, la realtà è sotto gli occhi di tutti e tutte: il terminal è la fotografia del fallimento amministrativo del sindaco Biondi e degli assessori che si sono succeduti in questi anni”, si legge in una nota del Pd.


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