PESCARA Bus alimentati a idrogeno che viaggiano silenziosi sull'autostrada Roma-Pescara. In un tempo non lontanissimo (settembre 2023), l'iniziativa presentata ieri dal presidente della Regione, Marco Marsilio potrebbe tradursi in un salto concreto nella Transizione ecologica, con l'Abruzzo capofila di un progetto europeo strategico: lo sviluppo di tre Hydrogen Valley per la produzione, lo stoccaggio e la distribuzione del combustibile verde. Le altre due regioni coinvolte sul territorio nazionale sono il Lazio e l'Umbria, con gli impianti che saranno realizzati nel porto di Civitavecchia e nel Comune di Terni. Una decina i partner che hanno già aderito al progetto, tra cui l'università Guglielmo Marconi della Capitale e gli atenei dell'Aquila e di Perugia, a cui si aggiungono altri soggetti pubblici e privati come la Snam, la ditta Rampini, leader nella costruzione dei bus; Chimica Bussi, già produttrice in Abruzzo di idrogeno verde, la società del trasporto pubblico locale, Tua; il Comune di Terni, Port Mobility spa, l'Autorita portuale del Tirreno Medio settentrionale che fa capo allo scalo di Civitavecchia.
SOLDIIl progetto LIFE3H gode già di un finanziamento di oltre 6,3milioni di euro, in gran parte messi a disposizione dall'Europa attraverso un apposito bando. L'impegno delle tre regioni è di realizzare gli impianti per la distribuzione dell'idrogeno entro due anni. L'Abruzzo si doterà anche di due bus della lunghezza di 8 metri (nel Lazio e in Umbria saranno di 12) mentre la sede scelta per la Hydrogen Valley è l'altopiano delle Rocche. E' qui che i tre principali Comuni: Ovindoli, Rocca di Mezzo e Rocca di Cambio (il più alto di tutto l'Appennino con i suoi 1.434 di quota) saranno i primi ad essere raggiunti dai bus alimentati a idrogeno attraverso l'ab di Avezzano. Mezzi che Marsilio si augura di vedere viaggiare anche sulle autostrade A24 e A25 per quella data, dopo avere sottolineato che il progetto guidato dall'Abruzzo, dopo tanto parlare di Transizione ecologica e Green economy, rappresenta un salto concreto dalle parole ai fatti.
Scuole e università saranno nel frattempo impegnate nella comunicazione, con una campagna di sensibilizzazione che servirà a spiegare agli studenti i vantaggi del passaggio a una fonte verde di energia come l'idrogeno. A breve è attesa anche la visita del Commissario europeo in Abruzzo per seguire l'evoluzione del progetto LEFE3H, a cui viene attribuita anche una funzione importante nel settore della formazione e per lo sviluppo dell'occupazione. Marsilio ha poi svelato un retroscena sulla nascita delle tre Hydrogen Valley: «Mi trovavo all'interporto di Avezzano quando mi ha raggiunto il sindaco di Ovindoli per illustrarmi il progetto assieme ad alcuni ingegneri. Dopo avere ascoltato le prime parole non li ho fatti neanche finire. Ho detto subito che la Regione sarebbe stata entusiasta di concorrere a questo bando, e oggi siamo qui ad annunciare un passaggio importantissimo di questa storia, che vedrà l'Abruzzo primo ab europeo per la produzione dell'idrogeno destinato al trasporto pubblico».
OCCASIONE L'occasione è stata utile per ricordare che la società del trasporto pubblico locale, Tua, ambisce da tempo ad essere la prima azienda in Italia a mettere in strada pullman alimentati a idrogeno. E anche per sottolineare che l'indicazione fornita dall'Europa per raggiungere l'obiettivo di emissioni zero nell'atmosfera è fissata per il 2050. Data che l'Abruzzo intende anticipare di molto con il progetto delle Hydrogen Valley, almeno per quel che riguarda la sperimentazione dei primi bus alimentati con l'energia verde che potrebbero essere messi in circolazione già fra due anni. Nel dettaglio, LIFE3H utilizzerà l'idrogeno messo a disposizione da Chimica Bussi derivante dagli scarti di lavorazione e ricavato tramite elettrolisi. Il combustibile sarà quindi destinato ai nuovi bus attraverso la fornitura di circa 80 chilogrammi di idrogeno a settimana.
Oggi i distributori di idrogeno in Italia per le auto dedicate non arrivano a contarsi sulle dita di una mano e sono tutti dislocati al nord in piccole località di provincia. Per il trasporto pubblico il progetto partito dall'Abruzzo rappresenta invece una novità assoluta, a cui la strategia europea del green deal attribuisce il valore di apripista.