ROMA Salta a sorpresa l'accordo tra Ita e i sindacati sull'aumento degli stipendi. Intesa che era stata raggiunta giovedì e che prevedeva un incremento dei salari del 30% per piloti e assistenti di volo e un incremento del 15% per il personale di terra. L'improvviso stop ha spinto le organizzazioni sindacali a rompere con l'azienda e a dichiarare, anche se a malincuore, uno sciopero di quattro ore per il 28 febbraio. Tutte le sigle, dalla Fit-Cisl alla Filt Cgil, dalla Uiltrasporto fino alla Ftna, erano convinte che la trattativa fosse ormai blindata dopo una lunga serie di confronti e passaggi formali. Dossier in porto quindi anche e soprattutto alla luce dei documenti siglati l'altro ieri che avevano fatto dire ai sindacati, di solito sempre prudenti, di essere ormai ad un passo dall'accordo. «Ora - spiegano - l'improvvisa e clamorosa marcia indietro della compagnia che doveva sancire al ministero del Lavoro la chiusura del confronto» ci stupisce e amareggia. I sindacati oltre a dichiarare lo sciopero hanno chiesto, come sempre in questi casi, l'immediato intervento del Tesoro, azionista unico di Ita. In serata l'azienda ha tentato di ricucire, spiegando che non «era in condizione di firmare» ma che è stato convocato per l'inizio della prossima settimana un cda straordinario per chiudere il confronto. Insomma, secondo il vettore, si tratta solo di un rinvio tecnico e c'è ottimismo per «una positiva finalizzazione della trattativa».