Data: 27/12/2020
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Inquinamento a Pescara. Traffico e smog Non servono palliativi.
Gentile Direttore, la cronaca di questi giorni riporta alla ribalta ancora una volta la pessima qualita dell'aria nella citta di Pescara. Ripropone iI che fare per affronlare un problema annoso di cui si dibatte da troppo tempo senza ottenere alcun risultato concreto. Sui banco degli imputati è il sistema di mobilita cittadino che provoca pesanti emissioni di gas nocivi alla salute a causa di un numero spropositato di autovetture che si spostano in citta. Quindi il primo passo da fare è lavorare per ridurre il numero di automobili in circolazione spingendo chi deve muoversi a utilizzare altre modalita. Quali? La prima risposta che viene spontanea e iI traspono pubblico. Scendendo nel dettaglio si può e si deve aggiungere ecologico e sostenibile e soprattutto attrattivo perchè deve spingere il fruitore a preferirlo all'automobile privata. E' possibile oggi a Pescara un trasporto pubblico comodo, veloce a tal punto da renderio competitivo con I'auto privata? La risposta è no perchè in citta i mezzi pubblici devono fare i conti con una viabilità congestionata e disordinata con la carenza di percorsi riservati alia mobilita collettiva, corsie prelerenziali in primis oltre ad una offerta di servizi inadeguata agli enormi flussi di traffico che interessano I'area urbana e suburbana. Potremmo anche aggiungere che il trasporto pubblico a Pescara e nell'area metropolitana e "monomodale" essendo costituito quasi totalmente da corse di autobus mancando qualsiasi raccordo organizzativo con il servizio ferroviario. E cio è imputabile in buona parte al disinteresse di Trenitalia per il territorio abruzzese: lo dimostra I'impossibilità di realizzare un unico titolo di viaggio da utilizzare sia sugli autobus sia sui treni nell'area melropolitana Pescara-Chieti, con la conseguente mancata integrazione dei servizi ferroviari con quelli su strada. Perciò io credo che prima di ogni cosa occorra la volontà della classe politica abruzzese di aprire una intlerlocuzione concreta su questo tema con Trenitalia. Ci sarebbe anche il capitolo dolente della programmazione del TPL e delle risorse ad esso destinate da rivedere e da riportare ad una geslione più oculata di quella attuale. Aristide Ricci |
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