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Data: 22/12/2019
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

Incubo A14, più di cinque ore per andare da Ancona a Pescara. Toccati 23 chilometri di coda dopo Civitanova e 15 chilometri dopo Giulianova in direzione sud. Roseto spera nella riapertura del casello da domani

TERAMO Anche se ieri di Tir ne circolavano pochi, viaggiare verso sud nei tratti marchigiano e abruzzese dell'A14 è stato un autentico incubo. L'esodo prenatalizio è stato biblico nel vero senso della parola: a passo d'uomo. Ieri pomeriggio, da Civitanova in giù, i restringimenti di carreggiata dovuti ai sequestri delle barriere bordoponte ordinati dalla magistratura di Avellino hanno creato un "tappo" mostruoso. Il tempo di percorrenza del tragitto Ancona - Pescara era di cinque ore; si tratta di meno di 150 chilometri, per cui in condizioni normali si impiega circa un'ora e mezza. Nel corso della giornata, le code non hanno fatto che aumentare: nelle Marche si sono toccati 23 chilometri tra Civitanova e Grottammare e circa 9 tra Grottammare e San Benedetto del Tronto; in Abruzzo 15 chilometri di coda tra Giulianova e Pescara Nord, tre chilometri tra Pescara Ovest e Pescara Sud e un chilometro tra Lanciano e Val di Sangro.

L'IRA DI ITALIA VIVA. Il deputato abruzzese di Italia Viva Camillo D'Alessandro ha tuonato contro il governo e in particolare contro il ministro Grazia De Micheli: «ll concessionario continua a pretendere gli stessi pedaggi come se garantisse un traffico normale. È necessario un intervento del Governo, sulle tariffe, ma sopratutto aprendo un confronto con concessionario e Procura. Non si può andare avanti così. Non bastano i prefetti, serve il ministero delle Infrastrutture. Lo Stato non può essere spettatore passivo».

ROSETO SPERA. Dopo la decisione del gip di Avellino che ha dissequestrato alcuni viadotti marchigiani sull'A14, dove già domani cominceranno i lavori di sostituzione delle barriere, ci potrebbero essere buone notizie a breve anche per il casello di Roseto. Domani, infatti, la magistratura di Avellino dovrebbe esaminare l'istanza della società Autostrade in merito alla riapertura del casello, istanza supportata anche dalla lettera che il sindaco Sabatino Di Girolamo ha inviato all'autorità giudiziaria avellinese rappresentando «il grave danno che il drastico provvedimento di chiusura arreca alla popolazione e all'economia della mia città e a quella di tutta la vallata del Vomano». Di Girolamo ha rivolto «un accorato e rispettoso appello» a esaminare «con cortese sollecitudine» l'istanza di dissequestro parziale del viadotto attiguo al casello.

I PIANI DI SILVI E PINETO. A Silvi e Pineto, dopo il venerdì di fuoco con centinaia di Tir incolonnati sulla statale 16 per l'interdizione al traffico pesante del tratto Pescara Nord-Atri, ci si prepara a un lunedì 23 che si annuncia ancora peggiore. A Silvi la polizia municipale non spegnerà i due semafori sull'Adriatica per evitare di paralizzare il traffico tra il lungomare e la statale, a Pineto potrebbe essere spento il semaforo di Scerne e i vigili stanno predisponendo un piano d'intervento a Borgo Santa Maria, la frazione a ridosso del casello autostradale.


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