TERAMO Costi lievitati, utenti e incassi diminuiti, prezzi dei biglietti fermi, mancata rivalutazione della contribuzione pubblica: sono le ragioni che hanno spinto la Baltour, società di trasporti teramana, ad annunciare ai sindacati la disdetta degli accordi aziendali dal prossimo primo aprile. Disdetta che, per Filt Cgil, Fit Cisl, Ugl e Faisa Cisal, si traduce in taglio dei salari dei lavoratori.L'azienda ha invitato i sindacati a un incontro mercoledì prossimo per discutere delle decisioni assunte, ma la vicenda sta scuotendo le parti sociali che tramite una nota esprimono preoccupazione e perplessità sulle ragioni di Baltour. Per l'azienda le responsabilità della situazione sarebbero della Regione Abruzzo, che non avrebbe effettuato le attività di calcolo per i conguagli d'esercizio né adeguato le contribuzioni ferme ai costi standard rilevati nel 2012, ma anche del Comune di Teramo che, unitamente alla Regione, non avrebbe avallato l'aumento tariffario di biglietti e abbonamenti. Baltour parla di costi lievitati, a partire dal gasolio, e di passeggeri diminuiti a causa del Covid con ricavi scesi del 50%; e sottolinea la disparità di trattamento con la Tua. Ma i sindacati non ci stanno: «Sarà sfuggito al presidente Ballone che Tua è un azienda in house providing di proprietà della Regione Abruzzo assoggettata al controllo analogo dell'ente e che attraverso la contribuzione regionale garantisce ed espleta un servizio pubblico essenziale, quale quello della mobilità, assicurando il trasporto collettivo anche nelle aree interne e nelle realtà a domanda debole caratterizzate dal fenomeno dello spopolamento a garanzia della socialità del servizio in tutto il territorio abruzzese», spiegano i sindacati che contestano all'azienda la persistenza di mancanza di personale che «determina il ricorso pressoché quotidiano a prestazioni straordinarie con conducenti impiegati talvolta anche su doppi turni di lavoro e oltre 13 ore di guida giornaliere con evidenti ripercussioni anche sulla sicurezza». Il 30 marzo l'affidamento alla Baltour dei servizi in concessione nel Comune di Teramo scadrà e le affermazioni dell'azienda in prossimità di questa data vengono lette dai sindacati come la manifestazione di «una presunta indisponibilità a proseguire con l'esercizio in concessione. Non ci resta che attendere il prossimo incontro per capire come l'azienda vorrà fornire ulteriori spiegazioni su questa decisione» conclude la nota dei sindacalisti Aurelio Di Eugenio della Cgil, Andrea Mascitti della Cisl, Giuseppe Lupo dell' Ugl e Luciano Lizzi della Cisal.