PESCARA Appalti milionari frazionati e bandi di gara che si susseguono da quasi quattro anni rischiano di trasformare in una tela di Penelope la messa in sicurezza di A24 e A25. Basta mettere a confronto tra di loro due cifre per avere il quadro attuale della situazione: la spesa stimata per rendere sicuri i viadotti dei due tratti autostradali che collegano l'Abruzzo alla capitale ammonta a 14 miliardi di euro, una cifra lievitata a causa dell'aumento dei costi del materiale. Ma i lavori finora appaltati raggiungono a malapena i 700 milioni di euro. In parole semplici siamo solo all'inizio. L'ultima di una serie limitata di quatto gare, che sono state tutte frazionate in tre lotti, riguarda la nomina dei direttori del lavori per seguire i cantieri di 15 viadotti. Ebbene la spesa per questi incarichi sfiora i 15 milioni di euro. È scritto sul sito di Areacom, il braccio operativo della Regione Abruzzo in materia di gradi appalti. Areacom, che in questo caso opera su delega del commissario per la sicurezza antisismica di A24 e A25, ha fissato per il 12 aprile il termine per le offerte, suddividendo la gara, come nei casi precedenti, in tre lotti rispettivamente di 2.525.525 di euro, 6.039.158 e 6.235.036, per «l'affidamento del servizio di architettura ed ingegneria per la direzione lavori, assistenza della direzione lavori, coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione dei lavori di adeguamento strutturale per la messa in sicurezza sismica di 15 viadotti prioritari delle autostrade A24 ed A25». Così si legge sull'ultimo bando. I due tratti autostradali sono stati riaffidati dall'inizio dell'anno a Strada dei Parchi, il concessionario estromesso nell'estate del 2022 con una decisione unilatera dell'ex governo Draghi. E che ora attende la nascita del tavolo tecnico, aperto ai sindaci dei comuni che da anni lottano per la sicurezze e le tariffe, annunciato da ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini. Solo questo organismo, che tarda a vedere la luce, potrà fare il punto sui tempi e le priorità degli appalti, prima che Penelope scomponga la tela tessuta di giorno.