Data: 26/02/2022
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Il treno non c'è, bus in ritardo «Lasciati a piedi gli studenti» Il convoglio per Sulmona delle 7.20 cancellato, il pullman sostitutivo arriva alle 9 Il sindaco di Goriano: «Accade ogni settimana, le famiglie sono esasperate»
GORIANO SICOLI Il treno non passa e l'autobus sostitutivo arriva quasi due ore dopo. Scatta la protesta a Goriano Sicoli, nella Valle Subequana. I continui disagi per i pendolari, tra cui molti studenti, hanno mandato su tutte le furie residenti e amministratori comunali. L'ultimo disservizio in ordine di tempo ha riguardato la soppressione del treno delle 7.20, sostituito con un autobus che alla fine è arrivato alle 9 (quando ormai non serviva più). «Siamo in una situazione davvero intollerabile», è la netta denuncia del sindaco di Goriano Sicoli, Rodolfo Marganelli, «ogni settimana si verifica una soppressione dell'unico treno del mattino, quello delle 7.20, utile alle esigenze di pendolari e studenti che si recano verso Sulmona. Inoltre, per completare il disservizio, si fanno passare degli autobus sostitutivi che arrivano per le 9 nella nostra stazione, quando ormai non servono più a nessuno. In questo modo, molti minorenni restano per strada, in quanto i genitori non possono andare a prenderli perché sono al lavoro. Quindi si arreca un grave disagio alle famiglie, mentre quelli che prendono l'autobus arrivano con ritardi enormi a scuola. Inoltre, il treno arriva spesso in ritardo», aggiunge il sindaco di Goriano, «per questo chiediamo a Trenitalia di prestare attenzione alle zone interne e soprattutto chiediamo di portare rispetto per i viaggiatori e per le casse pubbliche perché è inutile fare viaggiare degli autobus sostitutivi che non hanno senso».Non è la prima volta che per gli studenti e i pendolari di Goriano Sicoli scattano le proteste nei confronti di Trenitalia. Una condizione che ha spinto l'amministrazione comunale a chiedere anche alla Tua di farsi carico del problema e di organizzare delle corse sul territorio del centro montano proprio per sopperire ai tagli dei treni e ai disagi che stanno avvenendo sulla linea Roma-Pescara. Attualmente, però, gli autobus della Regione Abruzzo non vengono attivati in quanto il centro montano ha sul suo territorio la stazione ferroviaria. «Si parla molto di rilancio delle zone interne», conclude Marganelli, «ma di fatto non vengono messi in atto comportamenti rispettosi per le famiglie che pagano biglietti, abbonamenti e tasse. La situazione sta diventando intollerabile e rivolgo un appello alla Regione Abruzzo invitandola a intervenire quanto prima».
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