Data: 07/10/2019
Testata Giornalistica: PRIMO PIANO MOLISE |
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Il trasporto pubblico in Molise, fanalino di coda del Paese. Ieri l'assemblea degli autoferrotranvieri che denunciano: stipendi bassi e in ritardo, parco mezzi da terzo mondo, sicurezza e regole un optional
Intanto prosegue l'inchiesta della Procura che vuole capire come siano stati spesi i 28 milioni di euro finiti nelle casse delle autolinee. LEGGI L'ARTICOLO IN PDF Guarda i servizi andati in onda su RAI TGR MOLISE -TELEMOLISE - TELEREGIONE MOLISE
CAMPOBASSO. Percepiscono un salario di molto inferiore ai colleghi di altre regioni, prestano servizio in Molise dove non esiste un contratto integrativo, sono alle dipendenze di ben 29 aziende «unite al solo scopo di spartirsi la torta», spesso non arrivano a fine mese perché lo stipendio non vien erogato con regolarità: queste le condizioni in cui versa il trasporto pubblico locale denunciato ieri mattina dagli autisti in un'assemblea straordinaria al dopolavoro ferroviario. Che ha rappresentato una presa di coscienza forte da parte dei lavoratori e un punto di non ritorno: il 25 ottobre sarà una giornata di sciopero, ma non si escludono altre forme di protesta se di fronte a questo forte grido di aiuto la politica farà ancora orecchie da mercante. «Ci ribelliamo - dicono gli autisti - al'idea di rappresentare il fanalino di coda del trasporto pubblico locale nel nostro Paese» Promossa da Filt-Cgil, Fit-Cisl, UilTrasporto, Faisa-Cisal e Ugl, l'incontro di ieri è stato particolarmente affollato, un segnale evidente che il disagio della categoria non può essere più trascurato e va manifestato nelle forme e nelle sedi appropriate. Stipendi tra i più bassi d'Italia e neppure pagati regolarmente. I sindacati denunciano ormai una prassi divenuta ordinaria: di fronte ai ritardi con cui vengono erogati i salari, ai lavoratori non restano che i decreti ingiuntivi per portare il pane a casa, modalità questa divenuta ormai consuetudine. E poi - dicono ancora i sindacati - in Molise c'è un parco rotabile da terzo mondo, le regole e la sicurezza un optional, nessuna programmazione del servizio e controlli inesistenti. Questi i motivi che hanno indotto la categoria a indire lo sciopero per il 25 ottobre. Tutto questo succede mentre la Procura indaga su una presunta truffa ai danni dello Stato da 28 milioni di euro: fondi che la Regione ha erogato alle ditte del trasporto pubblico locale per il rinnovo del contratto di secondo livello e per l'ammodernamento del parco macchine. Di quei soldi però si sono perse le tracce. Dopo che la Regione ha staccato il corposo assegno, nemmeno un euro - assicurano gli autisti - è arrivato nelle loro buste paga. Dell'inchiesta si sta occupando la Guardia di Finanza. Download 07 ottobre 2019 - primo piano molise.pdf |
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