L'ABRUZZO ISOLATOL'AQUILA L'odissea di chi transita sulle autostrade abruzzesi rischia di non trovare soluzioni e, addirittura, di aggravarsi con la chiusura di alcune gallerie, traforo del Gran Sasso compreso. È lo scenario da tregenda che va delineandosi in questi giorni estivi contrassegnati da code infinite come le polemiche che divampano su ritardi, rimpalli e lungaggini burocratiche che hanno ridotto la A14 a un lungo budello intasato per chilometri e che ora investono anche A24 e A25, le due tratte gestite da Strada dei Parchi del gruppo Toto. Il Mit con una lettera firmata dal super dirigente Placido Migliorino, continua a incalzare la società sulla necessità di effettuare le verifiche sulla tenuta antisismica delle gallerie. Per farlo, però, c'è bisogno di effettuare lavori di lavaggio dei tunnel, con conseguente rischio di inquinamento delle falde, in particolare per quanto riguarda il Gran Sasso. Il 6 luglio c'è stata una riunione convocata dall'Asl di Teramo, alla presenza di tutte le parti in causa, commissario per la messa in sicurezza del Gran Sasso incluso. Il protocollo d'intesa - firmato con la Regione due anni fa - prevede che per operazioni come questa serva l'ok di tutti i soggetti preposti. In questo caso quello della Asl è decisivo perché non si può escludere del tutto la contaminazione e si dovrebbe interrompere il prelievo dell'acqua per la durata dei lavori. Cosa praticamente impossibile in pieno periodo estivo perché ci sarebbe un grave problema di approvvigionamento sulla costa, teramana in particolare. Con problemi igienico sanitari oltre che economici.
IPOTESI RINVIO Insomma, l'Asl vorrebbe procrastinare i lavori a fine stagione, dopo la prima settima di settembre. Ma non basta. Ci sono da ispezionare venti chilometri di gallerie e, partendo a settembre, sarà difficile chiudere tutto entro novembre, termine imposto da Migliorino. Da qui anche l'ipotesi, per ora senza grande corpo, che si possa arrivare a imporre la chiusura del traforo, via Prefettura. Una matassa che si intreccia anche con la gestione futura delle tratte: visto il caos su Aspi dopo la tragedia di Genova, c'è chi ipotizza che Strada dei Parchi possa subentrare nel tratto adriatico dell'A14.
LA MAPPA Qui, continua la via crucis da Pescara a Porto Sant'Elpidio e, più a sud, tra il Chietino e il Vastese. Un mix infernale tra lavori in corso e cantieri sotto sequestro. A nulla, finora, sono valse le proteste pressoché corali, culminate con la richiesta di risarcimento danni che il governatore, Marco Marsilio, ha paventato. La soluzione non arriverà anche se la Procura di Avellino concederà il dissequestro temporaneo delle barriere di sicurezza perché in ogni caso andranno posizionate, norme alla mano, barriere provvisorie a 5,1 metri di distanza da quelle finite nel mirino dell'indagine che ha fatto seguito alla strage ddel viadotto Acqualonga dell'A16. In sostanza, in assenza della corsia di emergenza nei tratti interessati, si continuerà a viaggiare così come accade adesso, su una carreggiata ridotta. Autostrade per l'Italia, alla prese con l'estenuante braccio di ferro con il governo sul possibile ritiro della concessione dopo i fatti di Genova, si è vista approvare dal ministero delle Infrastrutture i progetti definitivi (che sono lo step precedente a quelli esecutivi) per la rimozione della barriere e, pertanto, in virtù di questo, giovedì scorso ha inviato alla Procura di Avellino istanza di dissequestro temporaneo. Su cui ancora non vi è risposta. In particolare questa procedura riguarda i viadotti Cerrano, Marinelli e Santa Maria, tra Pescara nord e Atri-Pineto. Anche in caso di accoglimento, però, cambierebbe molto poco per quanta riguarda la percorribilità delle tratte. A meno che (è in corso un'interlocuzione con il Mit) si arrivi a evitare l'utilizzo dei new jersey temporanei e si posizionino, come propone Aspi, barriere più resistenti che consentano di lasciare libera l'intera corsia. Tra l'altro sono fermi al Ministero da marzo tre progetti esecutivi quindi avanzati e di pronta realizzazione che riguardano Marche e Abruzzo.