Data: 24/11/2023
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO |
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Il raddoppio dei binari. Destinati nel complesso undici miliardi per la nuova rete abruzzese delle RFI
PESCARA «Il nostro impegno è di garantire l'attivazione dell'opera entro giugno 2026». Ad annunciarlo, relativamente alla prima fase del progetto di velocizzazione della rete ferroviaria Roma-Pescara è Lucio Menta, direttore investimenti Rete ferroviaria italiana (Rfi), società capofila del polo infrastrutture del gruppo Ferrovie dello Stato (Fs). Il rappresentante di Rfi, nel corso del convegno dal titolo "Mobilità intermodale e sostenibile nel contesto abruzzese" che si è svolto ieri a Pescara ha tracciato un quadro aggiornato sulla maxi opera, da circa otto miliardi di euro, ritenuta strategica da Lazio e Abruzzo, le due regioni attraversate dalla linea. Nel corso dell'incontro, in cui si sono ritrovati tutti i principali attori della mobilità abruzzese e nazionale, Menta ha poi ricordato che le infrastrutture rivestono ad oggi una priorità, tanto che «nel piano industriale 2024-2032 sono previsti 120 miliardi di euro di investimenti infrastrutturali su ferro, di cui 11 miliardi destinati all'Abruzzo».
LO SNODO - In questo senso l'Abruzzo potrebbe rappresentare «uno snodo nazionale strategico», come ribadito durante il convegno, a cui hanno partecipato anche il presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, il sottosegretario alla presidenza con delega ai Trasporti Umberto D'Annuntiis, il direttore del dipartimento Trasporti della Regione, Emidio Primavera, il presidente e il direttore generale della Tua, Gabriele De Angelis e Maxmilian Di Pasquale. Nei mesi scorsi il progetto è stato al centro di scontri che si sono consumati principalmente sul fronte della copertura finanziata. Le polemiche in particolare si sono accese dopo l'uscita della direttrice dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Il ministro per le Politiche di Coesione e per il Pnrr, Raffaele Fitto, ha assicurato nei mesi passati che grazie alla sostituzione della fonte di finanziamento, l'opera andrà comunque avanti. Un punto ribadito anche dal direttore investimenti Rfi, che riferendosi agli scontri dei mesi scorsi ha parlato di «una dialettica sterile»: «Alla fine la fonte di finanziamento serve semplicemente per coprire l'importo economico per mandare in gara, poi che i soldi abbiano la targa Pnrr, Fsc (Fondo per lo sviluppo e la coesione) o Legge di Bilancio non rileva. Il nostro impegno è comunque di garantire l'attivazione dell'opera entro giugno 2026», ha spiegato Menta.
Non si può tuttavia parlare di infrastrutture ferroviarie senza considerare quelle portuali. «Gli interventi che riguardano i porti sono fondamentali, soprattutto perché si riconnettono alla trasversale che collega l'Adriatico al Tirreno, che è appunto la Roma-Pescara. Le ultime due sentenze sono favorevoli e hanno fatto superare un elemento di confronto che nei fatti era già superato - ha sottolineato Menta - Abbiamo instaurato da sempre un rapporto dialettico con i territori, sono rimaste alcune perplessità in alcuni Comuni e comitati ma spero che con il Tribunale amministrativo regionale si metta fine al passato per guardare al futuro. Il tema non è solo realizzare le opere, ma realizzarle confrontandoci in maniera aperta, non necessariamente strumentale. Il nostro obiettivo non è realizzare le opere a dispetto dei territori, le opere sono nel territorio e per il territorio, perché servono a rilanciarlo e soprattutto a creare quel potenziamento di cui si è sempre parlato. Le gare per i lotti 1 e 2 sono state avviate a giugno, adesso sono in corso le verifiche da parte delle commissioni tecniche su entrambi i lotti e contiamo nel mese di dicembre di pervenire all'aggiudicazione. Stiamo proseguendo con gli altri lotti nell'avvio dell'iter autorizzativo, avvieremo a gennaio 2024 il dibattito pubblico, proprio nell'ottica di un confronto costruttivo con comitati, amministrazioni e cittadini».
CRONOPROGRAMMA - Il direttore investimenti Rfi ha poi fatto un punto sulle prossime fasi del cronoprogramma: «Entro la fine dell'anno stiamo concludendo le revisioni dei progetti della fattibilità tecnico economica sulle tratte che già li avevano e siamo definendo gli ultimi elementi per il documento di fattibilità delle alternative progettuali (Docfap) sulla tratta verso Roma. L'obiettivo è andare in esecuzione degli interventi e con un progressivo beneficio, perché tutti i lotti sono funzionali, questo significa che al momento del completamento automaticamente portano un beneficio rispetto ai tempi di percorrenza rispetto alla capacità complessiva. Già sono in corso i lavori sulla bretella di Sulmona, quindi come vedete non è qualcosa ancora solo sulla carta, ma è qualcosa di vivo che sta sul territorio - ha concluso Menta - L'obiettivo, oltre che potenziare il traffico merci, è raggiungere tempi di percorrenza di due ore tra Roma e Pescara».
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