TERAMO L'arrivo del presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, atteso stamattina intorno a mezzogiorno, segna la giornata conclusiva, nonché la più importante, della terza edizione del Forum Internazionale del Gran Sasso, di scena nell'ateneo teramano da giovedì, sul tema "Investire per costruire". Oltre al premier sarà presente anche il ministro dell'Università e della Ricerca Gaetano Manfredi. Durante la cerimonia che chiuderà l'evento accademico, promosso dalla diocesi di Teramo-Atri, saranno loro a consegnare due premi: il primo, dedicato alla memoria della studentessa precocemente scomparsa Erica Fusella, sarà ritirato dal presidente del consiglio degli studenti Emanuela Testa; il secondo, intitolato a "Giulio Regeni", è riservato ai dottorati di ricerca di dell'Università di Teramo.La giornata odierna si aprirà con due tavole rotonde in programma alle 9.15 nell'aula magna "Benedetto Croce" dell'Università. La prima, dal titolo "Investire nella formazione culturale", sarà moderata da Eugenio Gaudio (rettoe della Sapienza), con gli interventi di Antonio Zoccoli (presidente Infn), Luigi Fiorentino (capo di gabinetto del ministero dell'Istruzione), Francesco Bonini (rettore della Lumsa) e Erika Rastelli (consiglio nazionale Confindustria giovani). La seconda, invece, sul tema "Investire nei giovani per una nuova cooperazione allo sviluppo" avrà per moderatore Alberto Felice De Toni (presidente della Fondazione Cruni), con gli interventi di Antonio Parenti (capo della rappresentanza in Italia della Commissione europea), Massimo Carpinelli (delegato Crui per la cooperzione allo sviluppo), Webber Ndoro (direttore generale del centro internazionale di studi per la conservazione e il restauro dei beni culturali) e don Mauro Mantovani (presidente del comitato dei rettori delle Università pontificie romane).A seguire, sarà presentata la sintesi del seminario universitario internazionale, tenutosi ieri, sul tema "Investire nei giovani per un partenariato euro-africano a un anno dalla conferenza dei rettori delle Università africane", tenutosi ieri, con l'intervento di Giorgio Marrapodi (direttore generale per la cooperazione allo sviluppo del ministero degli Affari esteri) e Maria Chiara Malaguti (Università Cattoli del Sacro Cuore e presidente Unidroit). Le conclusioni della giornata saranno affidate al rettore dell'Università di Teramo Dino Mastrocola e al vescovo Lorenzo Leuzzi.Sempre ieri, nel polo didattico "Silvio Spaventa", si sono tenute ben 16 sessioni parallele di lavoro con la partecipazione di 270 relatori italiani e stranieri (dalla Croatia North University, dalla Sorbonne Universitè de Paris, dal London Centre for Interdisciplinary Research, dalla Columbia e dal Messico), che hanno spaziato in diversi ambiti di studio - dal lavoro alla bioetica, dall'agroalimentare al turismo, dal diritto all'arte, comprendendo numerose altre aree disciplinari. Obiettivo del Forum è, infatti, quello di «coinvolgere le realtà accademiche e di ricerca nell'elaborazione di una nuova cultura per "investire", consapevoli che l'impegno "del" e "per" investire deve inserirsi in una nuova progettualità sociale», ancor più alla luce delle sfide poste dalla pandemia. Particolare importanza ha avuto la tavola rotonda "Investire nei giovani per un partenariato euro- africano", un anno dopo la Conferenza dei rettori delle università africane. Un'opportunità per riflettere sugli aspetti proposti dalla Conferenza dello scorso anno (che elaborò la Carta di Teramo) alla luce dell'attuale emergenza Covid-19.