Data: 08/02/2024
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO |
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Il nodo della messa in sicurezza dei varchi pedonali sulla filovia. Accessi bloccati alle case sul "corridoio verde" in Commissione disagi e proteste dei residenti
Una nuova grana a causa di continue sottovalutazioni o falso allarme per un problema nella sostanza già risolto? Dopo il ricorso al Tar per i passi carrabili sulla strada parco nel tratto di Montesilvano, il progetto della filovia rischia di dover fare i conti anche con gli accessi pedonali. Sono circa una quarantina solo su Pescara i cancelli e cancelletti che condomini e singole abitazioni private sfruttano sull'ex corridoio verde dai tempi della soppressione della ferrovia, una comodità alla quale non intendono rinunciare ma che confligge con il progetto del filobus. Numero che approssimativamente dovrebbe valere anche per Montesilvano, se non addirittura maggiore, A seguito dei ricorsi al Tar, la società regionale di trasporti che ha in carico i lavori sul tracciato, cioè Tua, si sta muovendo con i propri legali sul fronte dei (pochi) passi carrai che potrebbero ostacolare il passaggio dei mezzi su Montesilvano. Stando alle disposizioni inserite nel nulla osta ministeriale, poi riprese dal consiglio di stato e messe in sentenza, la soluzione indicata sarebbe quella di installare impianti semaforici laddove non fossero percorribili soluzioni più agevoli per consentire l'uscita e il rientro a casa dei condomini con abitazioni sul tracciato.
La sola ipotesi di dover procedere allo stesso modo anche per i varchi pedonali ha fatto saltare sulla sedia non solo i vertici di Tua ma anche l'amministrazione comunale di Pescara che ieri ha affrontato lo spinoso argomento in una seduta della commissione di controllo e vigilanza, presieduta da Giovanni Di Iacovo in sostituzione del presidente Piero Giampietro.
COMITATO
A rappresentare dubbi e obiezioni sui lavori e sul progetto sono stati esponenti del comitato Strada parco bene comune con Antonella De Cecco e Marco Ferreri. Al netto di contestazioni trite e ritrite che da anni alimentano polemici quanto infruttuosi botta e risposta tra le parti, nel merito è stata la testimonianza del professor Maurizio Serva, docente universitario residente in via Solferino 117 a riassumere il disagio che alcuni ovvero molti residenti si troveranno ad affrontare e sopportare sulla strada parco solo per affermare il diritto di accedere alle proprie abitazioni. Osservazioni che lo stesso docente ha messo nero su bianco in una lettera inviata a Regione, Tua, Comuni di Pescara e Montesilvano e finanche al Ministero dei trasporti. «Il marciapiede di accesso alla mia abitazione è di molto inferiore al metro, quale protezione avremo dal filobus? E come potremo attraversare il tracciato per entrare o uscire di casa?» ha detto il professore, preoccupato per l'incolumità sua e della famiglia, soprattutto delle sue figlie piccole.
PROTEZIONE
Alla seduta non ha preso parte, benché invitato, l'ingegnere Giuliano Rossi, dirigente del settore Lavori pubblici e mobilità. La posizione sua e del Comune è tuttavia già nota, e in buona sostanza rimette il boccino nelle mani di Tua se è vero che spetta alla società regionale di trasporti gestire questi aspetti del progetto. E comunque una protezione lungo il percorso sarebbe stata già prevista e si sta anzi già predisponendo, hanno fatto sapere da Palazzo di città, per mettere in sicurezza i passaggi pedonali lungo la strada parco. Soluzione che lascia immaginare barriere - con piante di oleandro o forse anche con qualcosa di più sostanzioso e sicuro - ma almeno per i varchi pedonali non sarebbero previsti impianti semaforici. In commissione il centrodestra ha ribadito con Pastore e Di Pasquale come la filovia sia un obiettivo perseguito da trent'anni da ogni amministrazione comunale, motivo per cui i lavori non si fermano. Moltiplicare i semafori significherà però rallentare la velocità commerciale del filobus, già limitata a 25 km orari secondo le recenti dichiaraziuoni del direttore generale di Tua, Maxmilian Di Pasquale. Se cosi sarà, vale la pena interrogarsi sulla funzionalità e convenienza del sistema tra costi e benefici.
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