ROMA Il neo ministro del Mise Stefano Patuanelli e Delta Airlines incalzano Fs e Atlantia su Alitalia. «Il 15 è domenica, cerchiamo di mantenere i tempi», è l'esordio di Patuanelli come nuovo titolare del dossier sul salvataggio della compagnia, interpellato ieri alla Camera a proposito della deadline per la presentazione dell'offerta finale e della firma del contratto definitivo da parte della Newco formata dai due soci italiani, Delta e Mef che si aggregherà dopo l'offerta e il decreto, convertendo gli interessi sul prestito ponte. Da parte del governo non si vuole perdere tempo: secondo fonti Mise, per stamane Patuanelli ha convocato i commissari di Alitalia Enrico Laghi, Stefano Paleari e Daniele Discepolo per un primo confronto sullo stato del negoziato in corso ma anche per concordare le mosse future, anche rispetto ai tempi di conclusione. Il nuovo ministro non sembra condividere le intenzioni di Fs e Atlantia di chiedere una proroga più lunga: oggi il cda di Ferrovie potrebbe dare mandato a Gianfranco Battisti di proporre un mese in più. Ma anche i commissari vogliono tempi stretti come hanno manifestato a Battisti e Giovanni Castellucci incontrati la scorsa settimana in casa Atlantia. I tre avvertono tutta la responsabilità, anche penale, nella gestione di una società in procedura che brucia cassa. Venerdì 13 si riunirà il board di Atlantia per fare il punto. Negli stessi giorni si riunirà il cda di Delta mentre la prossima settimana potrebbero vedersi ad Atlanta i ceo delle tre società.
LE ROTTE Nello scorso week end l'ad di Fs ha prospettato la possibilità di un incontro con il governo a breve per una presa di contatto: Patuanelli ieri ha specificato che non c'è ancora una data anche se, considerata la fretta dell'esponente M5S, l'incontro potrebbe tenersi domani o giovedì. Si ricordi che il Movimento da tempo tifa per Delta, mentre il Pd dai tempi del governo gialloverde, sponsorizzava Lufthansa che avrebbe valorizzato di più Roma.
Ma oltre al neo ministro e ai commissari, anche Delta che ha deliberato di acquistare il 10% della Newco, morde il freno: il vettore Usa rivendica il merito di aver creato le condizioni per formare questa compagine attraverso la presa di posizione netta di metà luglio rispetto alla presenza di altre presenze indesiderate e vorrebbe chiudere. L'offerta andrebbe presentata entro fine mese perchè la compagnia in procedura brucia cassa (a fine settembre dovrebbe avere circa 300 milioni sul conto) e dal signing (firma dell'accordo) al closing, sono necessari vari passaggi autorizzativi che potrebbero portare il passaggio alla Newco oltre fine anno. Dalla Georgia ritengono che le posizioni con Fs e Atlantia sulle rotte del Nord America si siano avvicinate.
La circostanza che il titolare del Mise, tra i vari casi di ristrutturazioni aziendali, voglia partire da Alitalia e non dall'ex Ilva, la dice lunga sulle priorità. Nei prossimi giorni Patuanelli conta di esaminare il dossier della siderurgia tarantina dove c'è da sistemare qualche tassello della procedura con ArcelorMittal. C'è la volontà del nuovo esecutivo giallorosso di far ripartire il sistema Italia per tener conto della ritrovata attenzione dell'Europa verso di noi ma anche perché lo chiede il mondo economico produttivo: il vettore assicura collegamenti quindi crescita.
Ieri intanto i tre soci si sono scambiati le bozze sulla governance: in consiglio le decisioni strategiche vanno prese all'unanimità.