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Data: 23/10/2022
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO
    IL MESSAGGERO

Il governo e le emergenze abruzzesi dalla sanità alla Zes e alle autostrade

PESCARA Nel nuovo governo a guida Giorgia Meloni ci sono alcuni ministeri chiave per l'Abruzzo. E c'è grande curiosità per ciò che accadrà su alcune questioni ancora aperte. Come quella del mantenimento in vita dei piccoli tribunali, sui quali il neo ministro della Giustizia, Carlo Nordio, sarà presto chiamato a emettere un verdetto. Altrettanta attesa è riposta sul ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, guidato da Gilberto Pichetto Fratin. Si sa che quello dell'energia è un tema scottante per tutte le Regioni, trattandosi di uno dei pochi in cui il governo nazionale ha piena sovranità rispetto alla volontà espressa dai territori. Il rigassificatore di Piombino è uno degli esempi più vicini, ma in Abruzzo è altrettanto scottante quello delle trivelle in Adriatico per l'estrazione degli idrocarburi, questione che sembrava chiusa proprio dopo i vari no espressi a più riprese e all'unanimità dal consiglio regionale, ma che ora è stata riaperta dalla crisi energetica scaturita dalla guerra in Ucraina. Molto da chiarire ci sarà anche sugli inceneritori per lo smaltimento dei rifiuti, attualmente fuori dai piani della Regione nonostante gli indirizzi favorevoli del governo Draghi.
Non meno importanti saranno le scelte del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti andato a Matteo Salvini. A partire dalla gestione delle autostrade, la messa in sicurezza antisismica della A24 e A25, la questione delle tariffe, gli eterni cantieri sulla dorsale adriatica, a cui è direttamente collegato il progetto della terza corsia, e i nuovi collegamenti ferroviari: velocizzazione della linea Pescara-Roma e di quella Ancona-Taranto, progetti che godono già di coperture finanziarie e di intese sottoscritte da tempo con le altre regioni: Lazio, Marche, Umbria, Molise e Puglia. Sul tavolo dello stesso ministero è aperto il dossier dei corridoi europei relativi che interessano il trasporto intermodale e altre infrastrutture strategiche, come i porti. Sui quali (Ortona) c'è un'altra partita da giocare: quella della Zes (Zona economica speciale), di competenza dell'altro ministero, quello del Sud e del Mare, affidato a Sebastiano Musumeci. Anche in questo caso dopo la girandola di ministri che si sono alternati negli ultimi quattro governi. Va però ricordato che la Zes vive di una gestione commissariale che garantisce un buon margine di autonomia. Un altro ministero strategico è quello della Salute, andato a Orazio Schillaci, i cui tecnici, assieme a quelli del dicasteri economici, siedono al Tavolo nazionale di monitoraggio sulla sanità. Sostanzialmente i giudici che fanno le pulci alle Regioni sui conti delle Asl, la qualità dei servizi, lo stato dell'edilizia sanitaria. Altra materia da sempre attenzionata a Roma per quel che riguarda le vicende, anche giudiziarie, abruzzesi.

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