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Data: 10/03/2023
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO
    IL MESSAGGERO

Il degrado di corso Vittorio acqua verde nella fontana dopo buche e aiuole vuote. Incidenti e proteste per i crateri che i bus aprono continuamente nel fondo in cemento

L'acqua di una fontana sgorga verde e scura. Non si tratta della protesta di un collettivo ambientalista, né della trovata pubblicitaria. La fontana, per la verità, è "malata": probabilmente, complice la scarsa manutenzione, è stata infestata da un'alga. Si trova lungo il centralissimo corso Vittorio Emanuele II, all'altezza dell'incrocio con via Genova: i giochi d'acqua erano stati realizzati con i lavori di riqualificazione della strada voluti, quasi un decennio orsono, dall'allora sindaco e oggi assessore comunale ai lavori pubblici Luigi Albore Mascia. «L'acqua è verde da almeno dieci giorni», riferisce l'ottico della zona. A detta di commercianti e residenti, l'inquietante colore della fontana è solamente l'ultimo sintomo di un'arteria che, perlomeno nell'aspetto estetico, sembra aver perso la sua valenza strategica. Le criticità riguardano le condizioni del manto stradale, le piante e le limitazioni al traffico nei giorni festivi.
Per quanto concerne il verde pubblico, lavoratori e abitanti dipingono un effetto "Spelacchio". Secondo l'amministrazione, infatti, gli alberi e i cespugli avrebbero dovuto garantire una certa ciclicità, mostrando colori diversi a seconda del periodo dell'anno. Tuttavia, osservando le betulle spoglie, in inverno prevale una certa spettralità: ciò dipende anche dal fatto che le piantumazioni non sono state ancora ultimate. «Il verde è nella fontana e non dove dovrebbe trovarsi insiste l'ottico, indicando l'asola vuota di fronte al suo negozio . Di certo, non facciamo bella figura coi turisti e la clientela è diminuita: perché pensano solo a via Firenze o a via Fabrizi? Corso Vittorio è il cuore della città, ma non è più la strada di un tempo».
EFFETTO SPELACCHIO - Stando agli annunci, le piantumazioni avrebbero dovuto concludersi entro il Natale del 2021, ma, per indisponibilità pecuniaria, i lavori si sono arenati. La situazione è stata sbloccata grazie a fondi regionali: come riferito dal vicesindaco Giovanni Santilli, nelle prossime settimane saranno poste le ultime 30 piante e le pensiline-fioriere. Restano, però, pericolose buche sulla strada, dove gli operai del Comune sono intervenuti a porre alcune pezze.
CLIENTI IN FUGA - Le voragini mettono a dura prova ammortizzatori e pneumatici nonché, soprattutto, l'incolumità di ciclisti e motociclisti: un paio di settimane fa, un ragazzo in monopattino ha avuto un incidente ed è stato trasportato in ospedale. «Si è formato un gradino dove il manto rosa della zona a traffico limitato incontra il normale asfalto spiega il titolare di un negozio di abbigliamento : quando passa l'autobus, tutto il palazzo vibra. Stessa situazione ai bordi delle fermate, dove i mezzi pubblici hanno scavato profondi solchi. Tra la pessima condizione della strada, la mancanza di parcheggi e l'isola pedonale nei giorni festivi, i clienti sono sempre meno». Secondo il progetto del 2014, in quel tratto avrebbe dovuto passare Filò: nonostante il mezzo, pesantissimo, non partì mai, le crepe sulla strada sono numerose. «Io sono sempre stato un elettore di centro-destra prosegue il commerciante , ma questa amministrazione ha distrutto la città». Dello stesso avviso è un'edicolante che, alcuni mesi fa, ha trasferito la bottega da piazza Unione a corso Vittorio: «Siamo scappati da viale Marconi, perché il caos delle nuove rotonde era diventato insostenibile racconta l'esercente . Qui la situazione è sicuramente migliore, perché la strada è comunque trafficata. Tuttavia, la manutenzione è scarsa: ogni tanto si vede un operaio a mettere delle toppe, mentre il sindaco non l'ho mai visto. Tra corso Vittorio e corso Umberto I c'è un abisso e, secondo me, l'isola pedonale in questo tratto non ha alcun senso. Ormai, però, non ci trasferiremo più: la prossima tappa è la pensione».

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