Data: 16/11/2019
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Il Comune salva l'azienda dei bus. Tagli alle buste paga degli autisti. La destra vota la ricapitalizzazione da 1,3 milioni di euro: scongiurata per ora la messa in liquidazione In media ciascuno dei 137 lavoratori perderà 300 euro al mese di stipendio.
Atteso l'aiuto della Regione. GUARDA I SERVIZI TRASMESSI DA RAI TGR ABRUZZO E RETE8 L'AQUILA Con 17 voti favorevoli (quelli della maggioranza) e 10 astenuti (praticamente tutti i consiglieri di opposizione), il consiglio comunale ha approvato la ricapitalizzazione di Ama. L'ente trasferirà nelle casse della società del trasporto pubblico locale 1 milione e 300mila euro, che andranno ad aggiungersi ai 2 milioni già versati in poco più di un anno tra addendum al contratto di servizio e compensazioni ai tagli regionali. La ricapitalizzazione era un passaggio obbligato per salvare la società - gravata da oltre 600mila euro di perdite (relative al solo 2019) e con un capitale sociale ormai completamente prosciugato - dalla liquidazione. Tuttavia c'è poco da festeggiare perché con la delibera approvata ieri dal consiglio è stato dato il via libera anche a un draconiano piano di risanamento che peserà principalmente sui 137 lavoratori (ieri presenti in aula), visto che prevede l'azzeramento della contrattazione di secondo livello e quindi il taglio delle buste paga (in media le decurtazioni saranno di 300 euro). Inoltre, è praticamente certo che se la Regione non ripristinerà il fondo per il pagamento degli adeguamenti contrattuali del personale, tagliato nel 2016 (900mila euro), l'azienda si ritroverà molto presto sull'orlo del baratro. LE CAUSE. Naturalmente, la sforbiciata imposta dalla Regione non è l'unica causa del dissesto finanziario in cui versa Ama. Alla base della crisi ci sono anche fattori strutturali, come i mancati investimenti in tecnologie e nuove vetture. Solo di recente l'amministrazione ha dato il via libera a un piano di investimenti importante sul parco mezzi per oltre 10 milioni (6,4 milioni sono già stati investiti per l'acquisto di 18 bus elettrici e di 4 bus diesel), mettendo in condizioni l'azienda di compartecipare al fondo regionale per l'acquisto di ulteriori 6 autobus. Secondo il piano di risanamento, l'azienda potrà tornare in pareggio già alla fine del 2020 mentre, per quanto riguarda la contrattazione di secondo livello, sarà resettata e rinegoziata da capo con lavoratori e sindacati. Il provvedimento è stato approvato con un emendamento presentato dal sindaco Biondi che prevede di «vincolare l'operazione al rispetto dei saldi indicati nel piano di ristrutturazione» demandando a successivi atti di giunta «l'adozione di provvedimenti necessari al rispetto degli obiettivi contenuti nell'accordo sottoscritto tra lavoratori e proprietà». Tuttavia, senza risorse fresche da parte della Regione, difficilmente tutto ciò potrà attuarsi. Per il trasporto pubblico locale, il Comune dell'Aquila riceve ogni anno dalla Regione circa 4 milioni di euro, ma è una cifra parametrata su standard obsoleti, che non tiene conto, peraltro, dei cambiamenti che la città ha subìto dopo il sisma. A fine ottobre, Biondi e l'assessore ai Trasporti Mannetti avevano scritto a Marsilio chiedendogli di aumentare il plafond. La risposta è arrivata proprio ieri per bocca dell'assessore al Bilancio Guido Quintino Liris: «Stiamo lavorando al reperimento delle risorse necessarie». «Approvando la delibera sulla ricapitalizzazione dell'Ama, il consiglio ha dimostrato senso di responsabilità nei confronti della municipalità, ma anche della città intera» è il commento del capogruppo di Forza Italia Giorgio De Matteis. «Ci voleva una terapia d'urto indubbiamente non indolore, ma indispensabile per garantire il futuro all'azienda e ai lavoratori». De Matteis ringrazia l'assessore alle società partecipate, Fausta Bergamotto, «che ha avuto il coraggio di affrontare con determinazione il problema e di mettere nero su bianco tutte le azioni possibili (e non illusorie) per risolverlo, al contrario di quanto fatto dall'assessore alla Viabilità che non ha votato il provvedimento di giunta». Il consiglio, che si è aperto con il ricordo di Amedeo Esposito e Peppe Ludovici, ha approvato anche, questa volta all'unanimità, il progetto per la nuova caserma dei carabinieri di Paganica. Soddisfatto l'assessore |
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