Data: 25/02/2023
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Il Comune: la filovia va sbloccata Nel ricorso al Consiglio di Stato l'amministrazione contesta l'operato dei cittadini
PESCARA La battaglia sul progetto della filovia procede al Consiglio di Stato, dopo che il Tar ha bloccato i lavori. Due giorni fa anche il comune di Pescara, dopo la Tua, ha presentato ricorso in appello, come aveva annunciato sin dal primo momento. Lo ha fatto con un documento articolato in 31 pagine, puntando a conseguire l'immediata sospensione dell'esecutività della sentenza del Tar Abruzzo. Questo perché procurerebbe «un "danno grave e irreparabile" al Comune di Pescara, privato di un impianto filoviario a valenza strategica per la riduzione del traffico veicolare e dell'inquinamento da polveri sottili». Ne dà notizia il comitato Strada parco bene comune, presieduto da Ivano Angiolelli, che da sempre si batte contro il progetto della filovia. «Nel ricorso», dice sempre Angiolelli, «più della metà delle pagine sono dedicate a dimostrare - con argomenti pretestuosi - il difetto di legittimazione a ricorrere che sussisterebbe in capo al comitato Strada parco bene comune. I cittadini», riflette Angiolelli, vengono visti probabilmente come «sudditi senza pretese, da tartassare con imposte, tasse e balzelli, privi di titolo a manifestare il proprio dissenso sull'agire della pubblica amministrazione», che nel caso di specie si è comportata in maniera «pessima» essendo passati «trent'anni di false promesse, con 31 milioni di euro mal spesi di denaro pubblico (Cipess) a fondo perduto». Angiolelli ribadisce che, a suo dire, il mezzo che è stato scelto per il progetto della filovia «è inadeguato a circolare nelle necessarie condizioni di sicurezza sulle corsie, troppo strette, della strada parco che a sua volta è gravata da marciapiedi fuori norma» mentre le batterie dei filobus «non consentono al vettore di raggiungere l'università e il Tribunale, ragion per cui il ministero ha escluso i lotti 2 e 3 dall'ammissibilità ai benefici finanziari Cipess anche e soprattutto per l'insussistenza del numero dei passeggeri trasportabili. E con ciò si azzera l'utilità marginale del primo lotto». La filovia, prosegue, «finirebbe per peggiorare di gran lunga la qualità dell'aria dei quartieri interessati dal passaggio del filobus, per via dei rallentamenti procurati alla circolazione all'altezza delle 19 intersezioni esistenti sul percorso elettrificato della strada parco». Il comitato si augura che sia respinto il merito del ricorso, insieme alla sospensiva, «insussistente data l'assenza di danni "gravi e irreparabili" per la comunità».
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