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Data: 08/03/2020
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

Il barista morto a Ortona è risultato positivo al test. Mascitti, 58 anni, trovato senza vita in casa. Il tampone eseguito dopo il decesso svela il contagio Il medico legale blocca l'autopsia: nessuno può ancora dire che sia la prima vittima in regione

ORTONA Il malore nel pieno della notte, la morte improvvisa e i successivi esami che confermano: Maurizio Mascitti, barista 58enne di Ortona, è risultato positivo al test del coronavirus. La notizia è arrivata nella mattinata di ieri, a due giorni dal ritrovamento del corpo privo di vita dell'uomo, volto noto in città e in particolare nella popolosa contrada di Villa Caldari, dove lavorava insieme alle sorelle Errica e Tiziana. Quest'ultima ieri sera è stata trasportata con la febbre nel reparto di Malattie infettive dell'ospedale di Chieti.

LA MORTE. La tragedia è avvenuta nella notte tra mercoledì e giovedì per patologie cardio-respiratorie, come spiega la Regione. Il caso quindi viene inserito dalla Asl tra i positivi ma non tra le morti per Covid 19, perché non è stato ancora stabilito il nesso causale tra il decesso e il contagio. Mascitti è stato trovato senza vita dai familiari intorno alle 5 di giovedì. I parenti hanno allertato immediatamente il 118, ma per il barista non c'è stato nulla da fare. Una morte naturale per cui, però, sono stati disposti ulteriori approfondimenti dopo che i familiari hanno presentato un esposto per fare chiarezza sulle cause del decesso. La salma è stata quindi trasportata all'ospedale Santissima Annunziata di Chieti. Ma, prima che venisse eseguita l'autopsia, su decisione della procura e del medico legale Cristian D'Ovidio è stato disposto il test che ha portato a scoprire la positività al coronavirus.

GLI ULTIMI GIORNI. Secondo le prime ricostruzioni, il 58enne ha lavorato nel suo bar Mascitti di via Macinini, a Caldari, fino a domenica. Nella stessa serata avrebbe accusato uno stato febbrile che nei giorni seguenti però non si sarebbe ripresentato. Tuttavia l'uomo continuava ad avvertire sintomi di spossatezza che lo hanno portato a rivolgersi prima al medico curante e successivamente al 118, che ha visitato l'uomo nel primo pomeriggio di mercoledì. Gli è stata controllata la temperatura corporea ed è stata effettuata una visita, dalla quale non sarebbe emerso un quadro clinico particolarmente serio. Nulla lasciava presagire quello che poi è avvenuto nella notte, quando il barista è stato trovato privo di vita dalla famiglia. Una tragedia causata ufficialmente da patologie cardio-respiratorie e dai cui successivi accertamenti è emerso il contagio al coronavirus.

CHI ERA. Mascitti era un autentico personaggio a Ortona. Il suo locale un punto di riferimento per tutta la contrada di Villa Caldari, frequentatissimo dai residenti della zona. Bar Mascitti è infatti un luogo di ritrovo per l'area e il titolare una colonna portante con cui in tanti si intrattenevano. Ecco perché risulta fondamentale ricostruire gli spostamenti e i contatti dell'uomo nell'ultimo periodo. Un lavoro a cui i carabinieri della Compagnia di Ortona e il servizio Prevenzione e tutela ed epidemiologico della Asl Lanciano Vasto Chieti stanno procedendo attraverso un'accurata mappatura. Il 58enne viveva con la sorella e la madre di 77 anni, sottoposti alla quarantena così come altri familiari stretti dell'uomo.

I PROVVEDIMENTI. Dopo che è stato accertato il contagio da Covid 19, ieri in Comune si è tenuto un vertice con l'obiettivo di prendere i provvedimenti necessari per un caso che ha scatenato la paura tra i cittadini. «L'invito è quello di rispettare le procedure previste», è l'appello del sindaco Leo Castiglione. «In particolare, per coloro che presentano sintomi del contagio rinnovo l'invito a non recarsi al pronto soccorso ma contattare il proprio medico di famiglia o il numero verde dell'Asl 800 860 146». A seguito del test risultato positivo su Mascitti, l'amministrazione si è subito mossa per adottare le contromisure. E in questo senso, rivolgendosi alla popolazione, Castiglione aggiunge: «È importante che i cittadini riducano al minimo le uscite, limitandosi a quelle strettamente necessarie ed evitando assembramenti. Tutti noi, in questo momento», conclude in sindaco, «siamo chiamati ad un maggiore senso di responsabilità».


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