AVEZZANO I sindaci della Marsica fanno fronte comune per difendere e promuovere il raddoppio della linea ferroviaria Pescara-Avezzano-Roma, rivendicando «il mantenimento del progetto originario di collegamento tra la capitale e la città adriatica», passando per la Marsica e la Valle Peligna. All'indomani della "chiamata" del collega di Avezzano, Gianni Di Pangrazio, i sindaci del comprensorio decidono di fare quadrato su un progetto ritenuto strategico per il futuro del territorio e delle aree interne. Risale a pochi giorni fa l'approvazione della mozione nell'ambito del consiglio comunale avezzanese che ha incassato anche il benestare del consigliere di minoranza, Iride Cosimati. «Sulla partita della ferrovia veloce», affermano i sindaci marsicani in un documento unitario, «le aree interne si giocano una chance vitale per il rilancio economico, occupazionale e sociale. Non possiamo perdere questo treno: la possibilità di crescita e di sviluppo delle aree interne passa attraverso la connessione con il sistema infrastrutturale delle grandi direttrici di traffico, come il corridoio europeo sull'asse Barcellona-Civitavecchia-Pescara-Ortona-Ploce».Ma i primi cittadini mettono in risalto un altro vantaggio, ovvero l'abbattimento dei «tempi di percorrenza sulla strada ferrata. Spostarsi tra Avezzano e Roma entro i 60 minuti», sottolineano, «favorirà la permanenza e il ritorno dei giovani nel territorio trainanti per costruire il futuro, altrimenti saremo destinati a un inesorabile declino. Per questo, chiunque è interessato al futuro della nostra terra e dei nostri giovani, non può far mancare il convinto supporto alla sfida per la ferrovia veloce Roma-Avezzano-Pescara». Nessun cambio di rotta, quindi, sul progetto della ferrovia ad alta velocità definita una priorità nazionale dall'ex premier Giuseppe Conte, sostenuto da M5S e Pd, ora nella nuova maggioranza guidata da Mario Draghi. Un intervento definito strategico anche dal sottosegretario del ministero dell'Economia, Claudio Durigon