Data: 31/05/2020
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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I sindacati strigliano la Regione «Basta ritardi sul porto di Ortona» Reti transeuropee di trasporti e corridoio Ten-t: Cgil, Cisl, Uil e Ugl scrivono al presidente Marsilio
«Condividiamo il lavoro degli esperti Di Pretoro e Nervegna: non c'è più tempo da perdere» ORTONA Agire in fretta. È quello che chiedono Cgil Abruzzo Molise, Cisl Abruzzo Molise, Uil Abruzzo e Ugl Abruzzo al presidente della Regione, Marco Marsilio, sul rilancio della strategia sulle reti transeuropee di trasporti, a partire dal corridoio Ten-t che riguarda l'Abruzzo. Un invito che arriva in seguito della lettera aperta inviata al governatore da Euclide Di Pretoro e Antonio Nervegna, gli esperti ortonesi che più di altri hanno studiato i temi legati alle connessioni regionali, peraltro in una fase storica in cui si stanno ridefinendo a livello europeo i vari sistemi viari e infrastrutturali che introdurranno anche l'Italia nel futuro.Nel documento Di Pretoro e Nervegna ripercorrono alcune importanti tappe della vicenda e ricordano gli impegni assunti da Marsilio. «Condividiamo i contenuti di questa lettera», dicono i segretari sindacali Carmine Ranieri, Leo Malandra, Michele Lombardo e Giovanna De Amicis, «soprattutto laddove si sottolinea che questa strategia, senza un porto efficiente e funzionale per fondali, attracchi, piazzali e collegamenti viari e ferroviari, viene meno alla sua stessa ragione di vita». Il riferimento è allo scalo marittimo di Ortona, chiamato ad essere il baricentro di tutta la strategia, ma i cui lavori di potenziamento sono tuttora rallentati. I quattro segretari ricordano anche che con una delibera di giunta regionale di cui abbiamo già parlato nei giorni scorsi, «2 milioni destinati proprio al porto di Ortona, in particolare alla bretella che lo collegherebbe all'autostrada, sono stati stornati e destinati ad altra posta. Come si conciliano simili decisioni con la necessità di potenziare questo scalo più volte evidenziata dallo stesso Marsilio?», si chiedono. Si aspettano quindi un cambio di passo: «Anche alla luce dei tempi stretti dettati dall'agenda europea, ora più che mai è necessario un colpo di acceleratore per arrivare a un traguardo importante, per il quale si è lavorato a lungo. Un traguardo che, soprattutto nel post emergenza Covid-19, potrebbe contribuire al rilancio economico della nostra regione, oltre che a porre le basi per uno sviluppo delle aree interne di cui tutti si dicono fautori ma che, alla prova dei fatti, non è mai reale. In definitiva», proseguono Ranieri, Malandra, Lombardo e De Amicis, «facciamo nostro l'appello di Di Pretoro e Nervegna: non c'è più tempo da perdere, occorre creare lavoro urgentemente, con tempestività e decisione. Occorre mettere da parte ogni indugio», concludono i segretari sindacali, «la Regione si attivi con autorità per sbloccare le numerose opere pubbliche già finanziate e cantierabili e ne acceleri la realizzazione. Ne va del nostro futuro».
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