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Data: 10/01/2021
Testata Giornalistica: IL CENTRO

I nuovi contagi sono 400 e sale anche l'indice virale. Domani torna la zona gialla ma i dati peggiorano: rischiamo una retromarcia da venerdì. I morti recenti sono cinque e cresce il numero dei posti letto occupati nelle intensive.

Oltre 10mila vaccinati in Abruzzo Nuove dosi: dal 18 le prenotazioni


L'Abruzzo in zona gialla da domani, ma l'indice di contagio Rt torna a salire e si avvicina pericolosamente alla soglia di allerta pari a 1. Peggiora la situazione nelle terapie intensive, dove in 24 ore sono stati occupati 4 nuovi posti letto con una percentuale di posti occupati anche in questo caso in zona critica, con il 27%, poiché vicino alla soglia limite del 30%. Il rapporto tra positivi e numero di tamponi è pari a all'8,7, con un positivo ogni 11 test analizzati. I 21 indicatori della cabina di regia del ministero e dell'Istituto superiore di sanità vedono l'Abruzzo, nell'ambito della classificazione complessiva, passare da rischio "basso" a "moderato", mentre la valutazione di impatto resta di livello "basso", quindi in zona gialla.I dati mostrano però una situazione in netto peggioramento rispetto alla settimana precedente quando l'indice Rt era di 6,9. Per i prossimi giorni sarà determinante il nuovo rilevamento che verrà eseguito venerdì e che analizzerà i parametri relativi alla settimana che va dal 4 gennaio a oggi. Solo a quel punto si saprà se l'Abruzzo riuscirà a rimanere in fascia gialla.

I CASI. Nella settimana di riferimento, i nuovi casi sono stati 1.514. Nella giornata di ieri i nuovi positivi sono stati 400, con una prevalenza nella provincia di Chieti dove si conta oltre un terzo dei contagi giornalieri dell'intera regione e dove in tre giorni ci sono stati quasi 300 contagi. Restano contenuti, ma sempre in crescita, i contagi nella provincia più colpita, quella dell'Aquila. In tre giorni si sono registrati 135 contagi. Tra i positivi di ieri anche una bambina di 1 anno e una 99enne, entrambe della provincia di Chieti. Sale il numero delle persone guarite o dimesse che nelle ultime 24 ore sono state 229. Dall'inizio della pandemia sono stati eseguiti complessivamente 538.731 test. Il numero di tamponi analizzati è tornato a livello degli standard abruzzesi, dove la performance raggiunta nel 2020 è quella che va da 4.500 a 5.000 test in un giorno.

I COMUNI PIÙ COLPITI. Tra i Comuni con il maggior numero di contagi giornalieri ci sono San Salvo con 27 nuovi casi, Pescara 25, Ortona 22, Montesilvano 15, Lanciano 14, Giulianova 12, L'Aquila 11, Teramo 11. I morti in un giorno sono stati 5 e si riferiscono a tre casi in provincia di Chieti e 2 in provincia dell'Aquila. Si tratta di un 91enne di Vasto, una 89enne di Ortona, una 83enne di San Salvo, un 79enne di Cansano e un 73enne di Balsorano. Nonostante l'aumento delle morti, il totale resta invariato, a 1.274, in quanto sono stati eliminati dall'elenco del bollettino regionale 5 nominativi che erano stati inseriti due volte.

L'INDICE SOTTO ESAME. Cresce di oltre 2 punti in una settimana l'indice di contagio. È uno dei parametri in cui l'Abruzzo è peggiorato in maniera evidente. Il tasso di contagiosità mostra, in sostanza, che in Abruzzo l'effetto delle misure contenimento sono state rese vane dall'effetto feste. Un Rt, quello stimato nella settimana dal 28 dicembre al 3 gennaio, che è di 0,9 con un intervallo di confidenza, quindi una soglia di errore che va da 0,83 a 0,97. In Abruzzo è stata segnalata inoltre un'allerta per quanto riguarda la "resilienza dei servizi sanitari territoriali" e in particolare la capacità degli ospedali di testare tempestivamente tutti i casi sospetti. Una carenza che continua a essere uno dei punti deboli dell'Abruzzo, soprattutto nella Asl1. L'indicatore di allerta riguardo a questa capacità e tempestività nell'analizzare i tamponi positivi dei pazienti, ha superato la soglia del 20%, arrivando al 28.2%. Il rapporto tra nuovi contagi e tamponi relativo a ieri resta contenuto (8,7) rispetto a quelli dei giorni scorsi, spesso sopra la soglia del 10%. È stato trovato un paziente positivo ogni 11 tamponi analizzati.

ALTRI RICOVERI. L'indice di contagio Rt da solo non basta a decretare un peggioramento dell'emergenza sanitaria in Abruzzo perché indica solo a che velocità il virus si diffonde. L'altro dato chiave, anche per la collocazione nelle tre fasce di colore, è l'andamento dei ricoveri. Tornano a salire quelli in terapia intensiva e, nonostante i decessi, il saldo vede un aumento di quattro posti. Sono stati ieri i pazienti ricoverati nelle aree critiche e attualmente sono quaranta i letti occupati. Secondo la rilevazione periodica aggiornata del ministero della Salute, sono 189 i posti letto di terapia intensiva a disposizione delle quattro Asl abruzzesi. È occupato, quindi, il 27% del totale, solo il 3% sotto alla soglia di allarme fissata in Italia al 30%. Per ora sono tredici le regioni che hanno superato tale soglia critica. I posti di medicina Covid interessano invece il 32% di quelli disponibili. La soglia di allerta in questo caso è fissata al 40%. Sono attualmente 463 i pazienti ricoverati in terapia non intensiva, 17 in meno rispetto al giorno precedente.

OLTRE 10MILA VACCINATI IN ABRUZZO NUOVE DOSI: DAL 18 LE PRENOTAZIONI

È di 9.777 il totale delle vaccinazioni in Abruzzo aggiornato ieri alle ore 18. Significa che in serata si è superato quota 10mila. Avanza il numero delle persone a cui è stata somministrata la dose per contrastare il Covid-19 mentre dal 18 gennaio scatterà la raccolta delle manifestazioni di interesse per la seconda fase dell'esecuzione dei vaccini. Le categorie destinatarie della prossima fase di campagna vaccinale sono persone con disabilità o fragilità, gli ultra 80enni, tutti coloro appartenenti alle categorie indicate tra quelle destinatarie della vaccinazione nella prima fase e non ricomprese nelle fasi preliminari della campagna (personale sanitario operante nelle strutture pubbliche e private accreditate, ai medici di medicina generale, ai pediatri di libera scelta, ai farmacisti, ai veterinari e ai sanitari operanti nelle rsa e nelle case di riposo, compresi gli ospiti di tali strutture).

OLTRE 1.300 VACCINATI. Ma intanto la campagna vaccinale va avanti. Nell'aggiornamento di ieri, alle ore 18 e mentre erano ancora in corso le operazioni, risultavano essere 1.351 le vaccinazioni eseguite durante la stessa giornata nei punti di somministrazione individuati dalle Asl. Sommandosi agli 8.426 vaccinati fino alle 18 di venerdì, fa un totale di 9.977. In serata sono diventati oltre 10mila ed essendo 15.735 i vaccini Pfizer arrivati in Abruzzo, allo stato attuale è stato somministrato il 65% delle dosi disponibili. Dal rilevamento delle 18, come comunicato dall'assessore regionale alla Sanità, Nicoletta Verì, le vaccinazioni hanno riguardato 523 uomini e 828 donne. Ancora, nella Asl Avezzano-Sulmona-L'Aquila sono state inoculate 516 dosi (210 nel presidio ospedaliero dell'Aquila, 204 ad Avezzano e 102 a Sulmona), nella Asl Lanciano-Vasto-Chieti 370 (184 a Chieti, 155 a Vasto e 31 a Lanciano), nella Asl di Pescara 363 e nella Asl di Teramo 102 (60 a Teramo, 18 a Giulianova e 24 a Sant'Omero).

COSA C'È DA SAPERE. Per accedere alla piattaforma per la vaccinazione, gli utenti dovranno collegarsi al portale sanità.regione.abruzzo.it e cliccare nella sezione servizi on line. L'adesione è libera e non vincolante. «Come abbiamo già anticipato nei giorni scorsi», spiega Verì, «la Regione ha deciso di consentire la registrazione alla piattaforma sulla base delle indicazioni ministeriali, che vengono adottate a seconda della disponibilità di vaccini dispensati sul territorio. Con questo sistema avremo sempre a disposizione un quadro aggiornato e puntuale del numero di quanti vorranno sottoporsi alla vaccinazione anti Covid-19, consentendoci di organizzare la campagna con un modello efficiente ed efficace».

LE SEDI. Sono sette i punti di somministrazione del vaccino individuati in Abruzzo: si tratta degli ospedali San Salvatore dell'Aquila, San Filippo e Nicola di Avezzano, Santissima Annunziata di Chieti, Renzetti di Lanciano, San Pio di Vasto, Spirito Santo di Pescara e Mazzini di Teramo. I centri hub regionali hanno il compito di ricevere e stoccare i vaccini inviati direttamente dall'azienda farmaceutica Pfizer e di provvedere alla loro distribuzione e somministrazione.

LA PRIMA FASE. Sono in tutto 29.069, tra personale sanitario e ospiti delle strutture per anziani, le persone che rientrano nelle categorie individuate come prioritariamente destinatarie del vaccino contro il Covid-19.


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