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Data: 05/10/2019
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

I commercianti: «Più parcheggi e un bus navetta di collegamento» Il consorzio Shopping in Teramo centro vuol partecipare a un tavolo che decida il futuro della città

TERAMO In una città ancora in sofferenza e con pochi segnali di ripresa i commercianti scendono in campo per chiedere all'amministrazione di passare dalle parole ai fatti, affrontando una volta per tutte il problema parcheggi, risolvendo la questione dell'arredo e del decoro urbano, dando risposte sul futuro del trasporto eco sostenibile. Nel corso di una conferenza stampa il consorzio Shopping in Teramo centro ha infatti chiesto l'attivazione di un tavolo di lavoro, con l'obiettivo di diventare parte attiva nelle decisioni che verranno prese sul futuro della città e rivendicando un ruolo di «vigilanza affinché la politica abbia come unico scopo il bene della città».«La nostra non è una critica all'amministrazione, ma un invito a far si che la collaborazione che c'è diventi sempre più forte» hanno dichiarato all'unisono Franca Labrecciosa, Daniela Ciarrocchi, Dario Sfoglia e Manuel Aceto, che hanno poi sottolineato come la priorità sia quella di una rivisitazione complessiva dell'attuale sistema dei parcheggi in centro storico. «Ne sono già pochi e adesso si parla di toglierne una parte anche da piazza Dante», hanno detto i commercianti, «Noi chiediamo invece che ci sia una rimodulazione complessiva dei parcheggi e che venga attivato un bus navetta di collegamento con quelli in piazzale San Francesco e piazzale San Ferdinando, affidando a un esperto il compito di stabilire percorsi e tempi». Una questione strettamente legata alla pedonalizzazione del centro storico, che senza servizi rischia di impoverire ulteriormente la città, e anche ai nuovi insediamenti alla Gammarana. Tra le questioni messe sul tavolo dai commercianti anche quella dell'arredo e del decoro urbano e di un rilancio complessivo del territorio. «Ci chiediamo che fine abbia fatto il progetto archeologico urbano redatto dall'avvocato Walter Mazzitti», hanno aggiunto, «protocollato in Comune e a noi illustrato, con dovizia di particolari, dal consigliere comunale Osvaldo di Teodoro». Il progetto, che per i commercianti rappresenterebbe un importante volano di sviluppo per la città, prevede la realizzazione di un parco archeologico urbano e di tutta una serie di interventi volti a trasformare Teramo un hub turistico e centro di interconnessione tra l'area montana del parco nazionale del Gran Sasso e la costa adriatica. E questo anche con il coinvolgimento delle realtà di Campli, Civitella, Castelli e Montorio. «Per noi è un progetto che deve andare avanti» hanno concluso i rappresentanti del consorzio. Ma ad oggi sembra difficile che la richiesta dei commercianti venga esaudita. Perché secondo Mazzitti, raggiunto telefonicamente, l'amministrazione non sarebbe andata avanti su quella strada. «Il mio progetto sarebbe stato un dono alla città di Teramo e lo avrei coordinato a titolo gratuito», ha detto, «Avremmo richiesto al Governo l'approvazione di un contratto istituzionale di sviluppo per un importo di 200 milioni di Euro e alla Regione Abruzzo l'emanazione di una legge speciale per la città di Teramo, ma non se ne è fatto più niente». Il sindaco Gianguido D'Alberto, nel sottolineare l'alta valenza del progetto e l'interesse del Comune, ha sottolineato come «sia particolarmente impegnativo in termini di operatività», chiarendo comunque come l'amministrazione abbia fatto molto in termini di valorizzazione del patrimonio archeologico.


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