Data: 01/11/2022
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Gran Sasso, decreto ingiuntivo di 44mila euro al Centro turistico Il tribunale riconosce il credito vantato dall'amministrazione separata dei beni di uso civico di Assergi
Si tratta di canoni di concessione per l'utilizzo di terreni demaniali a Montecristo. Ipotesi transazione L'AQUILAUn decreto ingiuntivo immediatamente esecutivo per 44mila euro è stato notificato al Centro turistico Gran Sasso in relazione a una causa civile che fa riferimento a pregressi canoni di concessione per l'utilizzo di terreni demaniali di uso civico a Montecristo. Il creditore che si è visto riconoscere il diritto alla riscossione - per cui è in corso una trattativa per arrivare a una possibile transazione - è l'Amministrazione separata per i beni di uso civico di Assergi. un vecchio contenziosoIl braccio di ferro legale tra l'Asbuc di Assergi e il Centro turistico Gran Sasso è risalente nel tempo. Il contenzioso principale verte sulla complessa questione della proprietà dei terreni sui quali insistono alcune delle principali infrastrutture turistiche del comprensorio montano di Campo Imperatore, tra le quali l'hotel Cristallo, l'albergo di Campo Imperatore e l'Ostello per cui l'Asbuc batte cassa dopo aver denunciato più volte e in più sedi le «occupazioni abusive». Una vicenda che, nel 2010, aveva portato a un'intesa tra l'allora amministrazione Cialente e l'Asbuc di Assergi in previsione della possibile privatizzazione del Centro turistico. Nella circostanza fu stabilito un canone annuo che il Comune avrebbe pagato all'Asbuc, pari a 150.000 euro. Ma sull'intricata vicenda non è stata ancora scritta la parola fine. Dal contenzioso principale sono scaturiti altri ricorsi. In particolare, il 23 luglio scorso è stato emesso l'ultimo decreto ingiuntivo in ordine di tempo, poi notificato il 22 agosto. Il creditore, tuttavia, non ha ancora provveduto all'iscrizione a ruolo del pignoramento. Se ci sarà l'intesa l'esecuzione non andrà avanti. Per il caso di Montecristo si fa riferimento a terreni occupati per la realizzazione di impianti di risalita. Un altro contenzioso riguardante l'Asbuc di Assergi è relativo a un'azienda per la telefonia che ha installato un impianto in piazzale Simoncelli, anche in questo caso su un'area demaniale. Per cui l'Asbuc, ora, rivendica la corresponsione dei canoni.
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